Menu

Tunisia, nel nuovo governo anche gli islamisti

In Tunisia, dopo settimane di trattative e uno stop rispetto ad una prima composizione dell’esecutivo, il nuovo primo ministro Habib Essid ha presentato oggi la lista dei ministri del suo governo: un esecutivo di coalizione nazionale dominato dal vincitore delle ultime elezioni parlamentari, il partito liberista e laico “Nidaa Tunes” (“Appello per la Tunisia”) ma con la partecipazione anche dei rivali islamisti del movimento “Ennahda”. Il nuovo governo, il primo dopo le elezioni di ottobre, dovrà ottenere la fiducia del Parlamento mercoledì prossimo. Non dovrebbero esserci problemi visto che il nuovo esecutivo può contare in teoria sul sostegno di 179 dei 217 parlamentari dell’Assemblea.
“Abbiamo apportato delle modifiche ed ampliato la composizione del governo, con l’ingresso di altri soggetti”, ha dichiarato Essid, dopo le critiche ricevute per l’iniziale lista di ministri presentata in precedenza in parlamento.
Nel nuovo esecutivo, Nidaa Tunis, il partito del presidente Beji Caid Essebsi (parzialmente erede del passato regime di Ben Alì) avrà sei dicasteri, tra cui quello degli Affari Esteri, che sarà guidato dal segretario di Nidaa, el Tayib el Bakush. I ministeri degli Interni, della Difesa e della Giustizia, sono invece affidati a personalità definite indipendenti. Agli islamisti di Ennahda, il portafoglio del Lavoro e tre segreterie di stato.
Oltre a Nidaa (86 deputati) e Ennahda (69), nella nella squadra di governo ci sono rappresentati di due altri partiti: l’Unione Patriottica Libera (16 membri) e “Afek Tunis” (“Orizzonti della Tunisia”, partito liberale con 8 eletti). 
All’opposizione invece il Fronte Popolare che raccoglie varie forze di sinistra più o meno radicale e laica.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *