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Cesare Battisti scarcerato in Brasile

Come una pessima telenovela, anche se dagli effetti terribilemnte reali. Cesare Battistiè è stato scarcerato appena sette ore dopo l’arresto, a San Paolo, in Brasile, in seguito a un decreto di espulsione messo da un giudice il 3 marzo. L’ex esponente dei Pac (gruppuscolo armato, molto marginale, degli anni ’70), poi scopertosi scrittore di noir durante la permanenza in Francia, aveva ottenuto lo status di rifugiato politico direttamente dall’ex presidente Lula, negli ultimi giorni del suo mandato.

Non si capisce bene quale sia l’assetto giuridico brasiliano, se un singolo giufice può emettere ordinanze i diretto contrasto con una “grazia” presidenziale. Il magistrato non ha peraltro sollecitato l’estradizione in Italia prpprio per non opporsi alla decisione dell’ex presidente brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva.

Battisti ha comunque lasciato il comando della polizia federale di San Paolo dopo che il Tribunale regionale federale ha accolto una richiesta di scarcerazione presentata dal suo avvocato, Igor Sant’Anna Tamasauskas. “Non compete ad un giudice di primo grado decidere sulla sua espulsione”, ha aggiunto.

 

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