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Scandalo Petrobras, indagati i governatori di Rio e Acre

Il governatore dello Stato meridionale di Rio de Janeiro, Luiz Fernando Pezao, e dello Stato settentrionale dell’Acre, Tiao Viana, sono stati iscritti nel registro degli indagati per il loro presunto coinvolgimento nello scandalo che ha travolto la società petrolifera nazionale, Petrobras.
Lo ha annunciato il Supremo tribunale federale (Stf), precisando che il giudice Luis Felipe Salomao ha accolto la richiesta della procura. Pezao appartiene al Partito del Movimento Democratico Brasiliano (Pmdb, di centrodestra), schieramento del vicepresidente, Michel Temer, Viana al Partito dei Lavoratori (Pt, centrosinistra), della presidente Dilma Rousseff.
Il governatore di Rio ha reagito alla notizia definendo “assurda” la deposizione dell’ex direttore di Petrobras Paulo Roberto Costa, ai domiciliari in base al patteggiamento raggiunto con gli inquirenti in cambio della confessione. Costa ha dichiarato di aver trascorso parte del suo mandato a raccogliere denaro per la campagna dell’ex governatore di Rio, Sergio Cabral (Pmdb), alle eleizoni del 2010 anno in cui Pezao era il suo vice.
Con Pezao sarà indagato anche Cabral e l’ex capo della ‘casa civil’ di Rio, Janeiro Regis Fichtne; sono state sollecitate indagini anche a carico del senatore ed ex ministro dell’Integrazione nazionale, Fernando Bezerra, del Partito Socialista Brasiliana, fino all’inizio del 2014 alleata del governo. Se la richiesta fosse accettata sarebbero in totale 50 i politici indagati dal Stf, fra cui i presidenti in carica dei due rami del Congresso e quattro ex ministri di Dilma.

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