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Filippine. Guerriglia comunista pronta a trattare col governo

“I nostri comitati sono pronti e hanno già messo a punto un progetto per presentarlo alla commissione governativa, mentre un’iniziativa per cercare di favorire la ripresa dei colloqui di pace è già stata avviata” ha detto Luis Jalandoni, presidente del Fronte nazionale democratico delle Filippine (Ndfp), un’alleanza di organizzazioni politiche e sociali clandestine di ispirazione comunista in lotta con il governo centrale da oltre quattro decenni.
Jalandoni, che vive in esilio in Olanda da molti anni, è a Manila questo mese per consultazioni sulla prospettiva di ripresa del processo di pace tra il governo filippino e il Ndfp. “In questi ultimi mesi, come gesto di buona volontà per la ripresa dei colloqui di pace – ha detto Jalandoni – l’ala militare del partito comunista delle Filippine (Cpp), il Nuovo esercito del popolo (Npa) ha rilasciato alcuni prigionieri politici”.
La scorsa settimana, alcuni membri del Congresso hanno invitato il governo a tenere negoziati di pace non solo con i ribelli musulmani a Mindanao, ma anche con il Ndfp. “Non possiamo avere una pace parziale, nel nostro paese” ha detto Silvestre Bello, ex negoziatore di pace del governo.
Nel 2013, i tentativi di riprendere i colloqui sono falliti, dopo che i membri del Ndfp hanno chiesto la liberazione di alcuni loro leader e di oltre 400 prigionieri politici in carcere in tutto il paese, richiesta che il governo di Manila ha rifiutato di soddisfare. Nel 2014, i negoziati di pace tra il governo e l’Ndfp si sono nuovamente bloccati per le reciproche richieste di condizioni volute prima dei colloqui formali.
La Piattaforma ecumenica per la pace nelle Filippine (Pepp), la più grande formazione ecumenica dei leader delle chiese del paese, ha sostenuto l’appello di Bello e ha esortato il governo e l’Ndfp a tornare al tavolo dei negoziati. Allo stesso tempo, l’arcivescovo Antonio Ledesma di Cagayan de Oro, presidente del gruppo, ha chiesto di usare i negoziati per affrontare le radici del conflitto armato nel rispettare reciproco per gli accordi già raggiunti.

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