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Stati Uniti: travolta dagli scandali lascia la direttrice Leonhart

Travolta dalle polemiche, si è dimessa la direttrice della potente agenzia antidroga statunitense, la Drug Enforcement Administration (Dea), Michele Leonhart: ad annunciarlo, il segretario alla giustizia, Eric Holder, in una nota.
Veterana della Dea alla quale era in forze da oltre 30 anni, seconda donna a guidare l’agenzia da quando è stata costituita, dal 2007, Leonhart lascia in un momento caldo per la Dea. Un rapporto del Dipartimento di Giustizia ha rivelato a fine marzo che agenti specializzati nella lotta al narcotraffico in patria e in America Latina hanno partecipato in Colombia a diversi “festini” con prostitute pagate proprio dai narcos.
Occasioni “mondane” organizzate dagli stessi boss della droga, il che getta l’ennesima ombra sull’agenzia. Non solo: stando a un’inchiesta colombiana, almeno tre agenti supervisori della Dea hanno anche ricevuto denaro, regali e armi di narcos. Anche in Colombia ha quindi suscitato critiche l’aver appreso che gli agenti in questione sono stati sinora sanzionati appena con delle brevi sospensioni dal servizio.
Parlando alla Camera dei Rappresentanti la settimana scorsa, Leonhart ha detto di essere “disgustata” per l’azione di “pochi individui” che hanno danneggiato l’immagine, peraltro controversa, della Dea. Ma per il congressista Elijah Cummings, l’agenzia è semplicemente “fuori controllo” alla luce di un altro rapporto interno che descrive con dovizia di particolari decine di occasioni in cui gli agenti si sono comportati in modo analogo, sin dal 2001.
Clamoroso il caso di Cartagena de Indias, in occasione della visita di Barack Obama per il Vertice delle Americhe del 2012, che coinvolse agenti e militari dei servizi segreti, incaricati fra l’altro della sicurezza del presidente, che anche in quel caso contattarono alcune prostitute.

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