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Petrolio e Cina in calo, borse in fibrillazione

Ogna ora, sui mercati finanziari, ha la sua croce.neanche il tempo di metabolizzare – con forti perdite – il nuovo scandalo automobilistico (emissioni truccate per Renault, vendite taroccate per Fiat-Fca), ed ecco che ricomincia il calo continuo del prezzo del petrolio associato a nuove preoccupazioni per la tenuta della crescita cinese.

Il petrolio è tornato sotto i 30 dollari al barile per la seconda volta in questa settimana: le quotazioni del Brent hanno registrato una flessione del 4% a 29,78 dollari, tornando dunque ai valori del novembre 2003.

Male, di conseguenza, tutte le borse aperte tra la notte e la mattinata. Nuovo scossone a Shanghai (-3,55%) – entrato ormai in una fase definita dell'”Orso” o discendente. Hong Kong perde l’1,35%, con la valuta locale indirizzata verso i peggiori cali segnati in due giorni dal 1992: Il dollaro di Hong Kong ha perso oggi lo 0,1%, dopo i cali dello 0,3% giovedì. Intanto le quotazioni offshore dello yuan – moneta di Pechino – segnano cali dell’1% in questa settimana.

Tutte le borse europee sono in negativo, con cali medi intorno all’1%.

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