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Amnesty accusa la Giordania per la violazione dei diritti umani

L’associazione Amnesty International critica oggi in un rapporto la Giordania – uno dei cosiddetti ‘paesi arabi moderati’ che nella vulgata occidentale dovrebbero rappresentare un baluardo della democrazia in Medio Oriente e un argine all’espansione del fondamentalismo islamico – per quelle che giudica gravi violazioni dei diritti umani, compreso il mancato accesso dei rifugiati siriani alle cure mediche, il maltrattamento dei detenuti e la repressione della libertà di stampa.

Amman, si sottolinea tra l’altro nel rapporto, “ha negato l’ingresso ad oltre 12.000 rifugiati dalla Siria, che sono rimasti bloccati in difficili condizioni in un’area desertica sul versante giordano della frontiera con la Siria”.

Per quanto riguarda la libertà di espressione, Amnesty lamenta che i giornalisti siano spesso arrestati e processati per la pubblicazione di commenti critici verso le autorità. Le quali, afferma l’organizzazione, hanno ristretto i diritti alla libertà di espressione, associazione e raduno usando leggi che criminalizzano le proteste e altre forme di espressione pacifiche. Decine di giornalisti e attivisti sono stati arrestati”.
Amnesty sottolinea infine che i responsabili per il controllo delle frontiere non permettono ad autorità palestinesi di entrare in Giordania.

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