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Flotta russa diretta in Siria rinuncia allo scalo in Spagna

Il governo della Russia ha rinunciato ieri allo scalo tecnico nel porto spagnolo di Ceuta della sua flotta militare guidata dalla portaerei Ammiraglio Kuznetsov – che può trasportare oltre 50 caccia – e diretta in Siria, inizialmente previsto a partire da venerdì e che aveva suscitato una reazione da parte della Nato.
Lo ha annunciato il ministero degli Esteri spagnolo. "L'ambasciata della Russia a Madrid ci ha appena comunicato che ritira la sua domanda di autorizzazione ad uno scalo della sua flotta. Il che significa che lo scalo è stato cancellato", ha detto il ministero in un comunicato.

La Nato operato forti pressioni su Madrid affinchè negasse a Mosca l'autorizzazione allo scalo. Sulla questione era intervenuto personalmente il segretario generale dell'Alleanza Atlantica, affermando che "spetta a ciascun Paese decidere se autorizzare" l'attracco ma che "tutti i membri della Nato sono coscienti che questo gruppo potrebbe essere utilizzato per i raid aerei su Aleppo". 
Il governo della Gran Bretagna era stato ancora più esplicito sottolineando "di aver espresso l'inquietudine senza precedenti al governo spagnolo per l'ospitalità che accorda alla marina russa". Londra aveva subito ordinato a un’unità della sua Marina militare, il cacciatorpediniere HMS Duncan, di seguire da vicino le imbarcazioni di Mosca. 

Da quanto è partita dal porto di Severomorsk la Nato non ha perso di vista neanche per un attimo la portaerei che ha attraversato il Mar della Norvegia, il Canale della Manica e adesso si appresta alle coste spagnole. "Il paradosso – scrive El Pais – sta nel fatto che il governo spagnolo ha autorizzato già diverse navi che scortano la Kuznetsov per lo scalo a Ceuta nei prossimi giorni con l'obiettivo di approvvigionarsi di acqua, viveri e combustibile". Inoltre "la flotta russa è un cliente abituale del porto di Ceuta", enclave spagnola in territorio marocchino, ma il portavoce del ministero ha spiegato che ogni scalo "viene autorizzato caso per caso".

La flotta russa che si appresta ad entrare nel Mar Mediterraneo e che è guidata dalla portaerei Admiral Kuznetsov è accompagnata da un incrociatore a propulsione nucleare, Pietro il Grande, da due navi da guerra anti-sommergibile, e da quattro navi da supporto.

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1 Commento


  • fp

    La Tass riporta la sintesi dell'intervista concessa dal Ministro degli esteri di Malta, George Vella, al Times of Malta, in cui si esclude la possibilità che la squadra navale russa possa effettuare rifornimento di in porti maltesi o anche farvi scalo.

    Inoltre, scrive ancora la Tass, ieri il Ministero della difesa russo aveva confutato le considerazioni di alcuni media occidentali, circa il fatto che le autorità russe avessero avanzato richiesta a quelle spagnole affinché l'incrociatore pesante portaerei “Admiral Kuznetsov” potesse fare rifornimento nel porto Ceuta. "Nessuna richiesta è stata rivolta dal Ministero della difesa della Russia alle autorità spagnole, per l'ingresso nel porto di Ceuta dell'incrociatore pesante portaerei "Admiral Kuznetsov", per effettuare rifornimento", aveva detto il rappresentante del Ministero della difesa russo, generale Igor Konašenkov. Dopo di che, qualcuno aveva supposto che, allo scopo, avrebbe potuto essere usato un porto maltese.

    La squadra navale russa della Flotta del Nord è composta dall'incrociatore pesante portaerei "Ammiraglio della Flotta dell'Unione Sovietica Kuznetsov", incrociatore atomico pesante lanciamissili “Pietro il Grande”, vascelli antisom “Severomorsk” e “Vice-Ammiraglio Kulakov” e naviglio d'appoggio.

    Mentre il segretario generale Nato, Jens Stoltenberg, continua la Tass, si era detto preoccupato che la squadra russa possa essere utilizzata per gli attacchi su Aleppo, scopo della campagna navale è quello di assicurare una presenza navale in importanti aree oceaniche.

     

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