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Innse: assolto operaio salito sulla gru

È stato assolto un operaio della Innse Presse, la storica fabbrica milanese “rinata” dopo la famosa protesta dei lavoratori rimasti su un carro-ponte per dieci giorni, che era accusato di resistenza a pubblico ufficiale e lancio di cose pericolose, per alcuni disordini avvenuti quando il ‘vecchiò proprietario dell’azienda era arrivato per portarsi via dei macchinari che voleva vendere, smantellando lo stabilimento. Il giudice dell’ottava sezione penale di Milano ha assolto anche un giovane dei centri sociali, che quel giorno, il 10 febbraio 2009, partecipò a un presidio davanti alla fabbrica di via Rubattino, assieme ai lavoratori. Gli imputati erano difesi dall’avvocato Mirko Mazzali. A seguito delle proteste, l’imprenditore Silvano Genta, che voleva dismettere l’attività, non riuscì a far uscire dallo stabilimento le macchine e poi nell’estate successiva le proteste dei lavoratori, in cassa integrazione da mesi, proseguirono fino alla decisione di salire sul carro-ponte, dove alcuni operai rimasero dal 4 al 13 agosto 2009. Dopo serrate trattative, a cui partecipò anche la Prefettura, scese in campo il gruppo bresciano Camozzi che acquistò l’azienda tuttora attiva.

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