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Roma. In quattro sul gazomentro dell’Eni

Un gazometro al posto della gru. Ci si sono arrampicati quattro operai della Conus di Roma, società che si occupa della lettura dei contatori del gas nella capitale. Hanno saputo che il 7 aprile scadrà l’appalto e gli operai temono di perdere il lavoro. Un presidio ha invece bloccato la sede di Italgas, in Via del Commercio, a sostegno dei quattro. «Stiamo perdendo il posto di lavoro in 400 sul territorio italiano e solo nel Lazio in 120». Davanti alla sede di Italgas un lenzuolo bianco con la scritta «La precarizzazione del lavoro premia le scelte vincenti per Eni», «I letturisti tutti a casa». «L’Italgas sta facendo una gara al massimo ribasso e senza alcuna tutela occupazionale. In futuro a leggere i contatori saranno precari senza alcun diritto, senza ferie e malattie. A cottimo». Dal secondo anello del gazometro hanno poi scalato la struttura fino al punto più alto. I quattro lavoratori, tutti over 50, hanno esposto uno striscione con su scritto «Caro ex collega dell’Eni io sono quello che tu domani sarai… esubero». «A giugno saremo tutti a spasso se qualcuno non interviene – spiega Benni, uno dei quattro manifestanti – Abbiamo chiesto diversi incontri all’Eni ma non abbiamo risolto nulla e questa è l’ultima ratio. Tra di noi c’è anche un collega che non sta troppo bene e deve prendere delle pillole, ma siamo determinati a rimanere se non ci daranno delle risposte». E son rimasti su anche la notte.
«Non abbiamo chiuso occhio per il freddo, e per la fame – dice uno di loro, Mauro Ricci -. Il Gazometro è pericolante e non abbiamo protezioni ma non molliamo finchè non ci verranno date garanzie occupazionali». I quattro, tutti romani, tra i 50 e i 60 anni, ieri hanno iniziato anche lo sciopero della fame. «Siamo determinati a proseguire questa forma di protesta estrema – ha aggiunto Ricci – perchè a rischio ci sono il nostro posto di lavoro, la nostra pensione e le nostre famiglie. E non siamo i soli, nella nostra stessa situazione ci sono circa 400 persone in tutta Italia».

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