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Domani Marcegaglia incontra Cgil, Cisl, e Uil

Prove tecniche di concertazione fuori tempo massimo. Con l’era Berlusconi ormai agli sgoccioli, la maggioranza “riformista” della Cgil prova a riprendere il filo spezzato di una stagione tragica per i lavoratori, ma sorpassata alla grande dal “patto per l’Italia” stretto da Sacconi, Bonanni e Angeletti insieme alla Marcegaglia.

Che ora prova il grande slam, ossia riammettere la Cgil ai “tavoli di condivisione” delle scelte “necessarie per la crescita” ma senza concedere nulla di quanto già acquisito (la “riforma del modello contrattuale”, siglata nel gennaio 2009 senza la firma Cgil, allora guidata da Epifani).

Nella mattinata di domani si svolgerà dunque una riunione tra i rappresentanti di Confindustria, Cgil, Cisl e Uil.La settimana scorsa, il direttivo della confederazione di corso d’Italia ha approvato a maggioranza un documento di revisione del sistema dei contratti che, con ogni probabilità, dovrebbe essere illustrato a Confindustria, Cisl e Uil. All’incontro, che si terrà nella foresteria di Confindustria in via Veneto, prenderanno parte i leader delle tre organizzazioni sindacali con i rispettivi responsabili delle politiche contrattuali.

Al centro della discussione – dunque –  c’è il ‘tagliando’ da fare all’accordo interconfederale sul modello contrattuale del 2009. una scadenza “tecnica” prevista da quell’accordo e che costituirà la base su cui tutti i partecipanti al nuovo “grande inciucio” potranno sostenre di aver modificato l’atteggiamento degli altri senza concedere nulla di proprio. Scommettete che sarà proprio questa la prima dichiarazione della Camusso, una volta – non certo domani stesso – che si sarà “ricostruito il tavolo”?

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