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Rubare a casa dei ladri? E’ pericoloso

Non ci si crede, diciamo la verità. Anche se l’intasamento metropolitano e l’anonimato sociale garantito dai grandi numeri favorisce sempre il crearsi di situazioni del genere.Stupisce il triplo quando episodi così accadno in piccoli paesi, dove – in teoria – ci si conosce tutti.

Un detenuto agli arresti domiciliari ha sorpreso due ladri che stavano tentando un furto in casa sua e ha fatto fuoco diverse volte contro i malviventi in fuga, ferendone uno a una gamba. Problema: naturalmente il “detenuto” non poteva legalmente detenere una pistola, e quindi gli deve sì essere riconosciuta la “legittima difesa” ma gli doveva essere imputata la detenzione abusiva di arma. Entrambi – padrone di casa e ladro ferito – sono quindi finiti in manette.

È successo la scorsa notte Castellarano, in provincia di Reggio Emilia, dove i carabinieri hanno arrestato A. C. 41 anni, originario di Ribera (Agrigento) e un albanese, E.K., 23 anni, residente a Milano. Quest’ultimo, insieme a un complice riuscito a dileguarsi, aveva preso di mira l’abitazione sbagliata: il figlio del proprietario infatti non ha esitato a sparare all’impazzata contro i due ladri, uno dei quali non ha potuto proseguire la fuga per essere stato colpito a un ginocchio. I carabinieri quando sono accorsi hanno messo alle strette il siciliano che alla fine ha ammesso di avere fatto fuoco. È stata rinvenuta la pistola con matricola abrasa, marca Sig Sauer cal.9X21 modello P225, con un colpo in canna e cinque nel caricatore. In un marsupio c’erano altre 69 munizioni 9X21 e una sessantina calibro 38 special.

Le armi sono state sequestrate così come gli strumenti da scasso dell’albanese, un trapano, una lampadina e un paio di guanti gommati. E.K è piantonato in ospedale per una ferita al ginocchio e guarirà in 40 giorni.

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