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Caritas. La finanza ha preso in ostaggio il pianeta

La finanza ha preso in ostaggio il pianeta: bisogna inventare un mondo nuovo, e in questo la rete Caritas deve svolgere un ruolo importante per contribuire a cambiare questo mondo». Lo afferma il nuovo segretario generale della Caritas Internationalis, Michel Roy, eletto ieri nell’assemblea generale dell’organizzazione umanitaria cattolica, che si chiude oggi a Roma.
Francese, responsabile del patrocinio internazionale presso il «Secours catholique Caritas France», Roy succede a Lesley-Anne Knight. In un’intervista alla Radio Vaticana il nuovo segretario, dice che nei prossimi anni, da parte di Caritas Internationalis, «inizialmente, l’accento dovrà essere posto sul rafforzamento della dinamica della rete delle varie Caritas, affinchè tutti insieme possiamo portare la voce dei più poveri e la loro speranza in un mondo migliore da una dimensione locale ad una dimensione globale; quindi, portare la voce della Caritas Internationalis alle istituzioni internazionali».
Un aspetto del nuovo piano strategico per i prossimi quattro anni nella lotta alla povertà «riguarda la lotta contro le strutture ingiuste, che creano povertà e violenza sul pianeta: il nostro primo riferimento è alla crisi economica e finanziaria che stiamo attraversando e che coinvolge non soltanto i poveri nei Paesi del Nord, ma anche e sostanzialmente i Paesi del Sud». «La finanza – prosegue – ha preso in ostaggio il pianeta: bisogna inventare un mondo nuovo, e in questo la rete Caritas deve svolgere un ruolo importante per contribuire a cambiare questo mondo».
«Un ambito mi sembra prioritario – dice ancora Roy – ed è quello che in realtà abbraccia tutti gli altri, ed è il raggiungimento degli obiettivi del Millennio per lo sviluppo, alla luce dello slogan presentato attualmente dalla Caritas e che recita: ‘Una sola famiglia umana, zero povertà’. L’idea è che andiamo verso una riduzione totale della povertà: è un’utopia, ma è importante avere davanti agli occhi una sollecitazione profetica come questa per ottenere una grande mobilitazione«.

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