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270 dispersi nel Mediterrano

Almeno due persone sono morte e 270 risultano disperse nel Mediterraneo, al largo della Tunisia, a causa di un’avaria al barcone con cui stavano, probabilmente, tentando di raggiungere le coste italiane dalla Libia. Secondo l’agenzia di stampa Tap, oltre 570 persone sono state tratte in salvo dalla guardia costiera e dall’Esercito tunisini in un’operazione iniziata ieri mattina nella zona delle isole Kerkennah, a circa 20 miglia dalla costa tunisina. Il barcone, secondo la ricostruzione della Tap, si è capovolto quando molte persone, impaurite, hanno cercato di mettersi in salvo e di raggiungere i gommoni della guardia costiera e dell’esercito. A complicare le operazioni di soccorso è stato il maltempo. Nella notte, 193 persone tratte in salvo sono state trasferite nel campo profughi di Shusha, nei pressi del confine tra la Tunisia e la Libia. Altre 385 dovrebbero aver raggiunto Sfax, per poi essere trasferite nello stesso campo per rifugiati. Sette feriti, invece, sono stati ricoverati nell’ospedale Habib Bourguiba di Sfax, dove sono state trasferite anche due donne in gravidanza.

Un altro barcone con circa 150 profughi provenienti dalla Libia è stato soccorso alle 23.50 di ieri sera da una motovedetta della Guardia di Finanza. La motovedetta ha avvistato il motopeschereccio, di circa 18 metri di lunghezza, mentre era in attività di pattugliamento a 2 miglia dal porto di Otranto. Con l’aiuto di una motovedetta della Guardia Costiera ha assistito l’imbarcazione, che aveva un’avaria al motore, procedendo al trasbordo degli immigrati a bordo. Alle 2.30 circa le motovedette hanno portato in salvo i profughi, tutti uomini, nel porto di Otranto.I profughi, tutti maschi e di presunta origine nordafricana, sono stati condotti al centro ‘Don Tonino Bello’ di Otranto.

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