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Brindisi, giornalista precario suicida

Giornalista precario suicida nel brindisino/ Il 41enne collaboratore della Gazzetta del Mezzogiorno si è impiccato per una delusione sentimentale e le precarie condizioni lavorative

Mercoledí 22.06.2011 20:15

Un giornalista pubblicista di 41 anni, Pierpaolo Faggiano, si è suicidato martedì sera impiccandosi a un albero nel giardino della sua abitazione a Ceglie Messapica, nel brindisino. L’uomo viveva con la madre e un fratello, ed è stato proprio quest’ultimo a scoprire il suicidio quando è rientrato con la madre dopo avere partecipato a un matrimonio.

L’uomo, collaboratore del quotidiano La Gazzetta del Mezzogiorno, a quanto si è appreso avrebbe lasciato una lettera in cui spiegherebbe le motivazioni del gesto con una delusione sentimentale e le precarie condizioni lavorative.

Secondo l’Associazione della Stampa di Puglia, la tragedia pugliese “deve imporre a tutti, specialmente a chi detiene responsabilità di governo a tutti i livelli, una profonda riflessione sul dramma di migliaia di persone, giovani e meno giovani che, non soltanto nel giornalismo, vivono ogni giorno sulla propria pelle il dramma di un’occupazione precaria e senza alcuna prospettiva di stabilizzazione”.

Con “profonda pena personale” il presidente del Consiglio regionale Onofrio Introna esprime il cordoglio dell’Assemblea pugliese alla famiglia del giornalista suicida. “Di precariato si vive male, anzi si può anche morire”, osserva, estendendo all’Assostampa pugliese sentimenti di accorata partecipazione.

Merita rispetto la tenacia delle nostre ragazze e dei nostri ragazzi che resistono in Puglia e non vogliono incamminarsi nei viaggi verso il Nord e l’estero alla ricerca di lavoro. Merita però anche risposte. È indispensabile – per il presidente Introna – che le Istituzioni si facciano carico nel loro complesso di interventi che possano determinare condizioni di occupazione certa e dignitosa per i giovani, all’altezza dell’impegno che la società ha chiesto loro per qualificarsi e laurearsi”.

FNSI, MINUTO DI SILENZIO – Sessanta secondi di silenzio per Pierpaolo Faggiano. Così il Consiglio nazionale della Federazione Nazionale della Stampa italiana ha ricordato il giornalista precario pugliese che si è tolto la vita. Il Consiglio ha fatto proprio il comunicato dell’Associazione della stampa di Puglia. Drammi umani come questo – si legge in una nota del sindacato dei giornalisti – ripropongono in tutta la loro tragica attualità i problemi del precariato diffuso, che priva di ragionevoli certezze sul futuro umano e lavorativo migliaia di giornalisti. Un tema ampiamente affrontato e dibattuto al Congresso di Bergamo e su cui il Consiglio ha voluto ribadire la sua forte attenzione. La tutela del lavoro autonomo e di tutte le forme di contrattualizzazione destrutturata e precaria, e la ferma opposizione a ogni forma di sfruttamento e svilimento del lavoro giornalistico, sono le priorità sulle quali la federazione accentrerà il proprio impegno, con l’obiettivo di garantire dignità all’attività e ai compensi di migliaia di giornalisti che, lontani dalle redazioni e spesso costretti a operare in contesti difficili – conclude la nota – giornalmente si sacrificano per garantire a tutti i cittadini un bene primario come l’informazione

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