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Reggio Calabria. Lavoratori ex Lsu ancora asseragliati nel palazzo della Regione

 

Si è svolto senza alcun risultato l’incontro tra il Presidente della Giunta Regionale Scopelliti e i lavoratori ex Lsu-Lpu che da ieri mattina stanno asserragliati su un balcone all’ultimo piano di Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale della Calabria.

La protesta è nata a seguito di una manifestazione dei precari Lsu-Lpu, indetta da USB Calabria, in occasione della prevista seduta del Consiglio Regionale.

Il Governatore Scopelliti, salito fino all’ultimo piano per parlare con i lavoratori in protesta, ha arrogantemente affermato di non poter fare nulla per risolvere il problema che investe oltre 5 mila precari, che da più di 15 anni attendono di essere stabilizzati, rimanendo insensibile di fronte alla giuste rimostranze dei lavoratori.

Tutto ciò ci sembra assurdo e sembrerebbe confermare che il Governatore sino ad oggi abbia solo preso in giro tutti, visto che nei mesi scorsi più volte ha assunto impegni precisi nei confronti dei lavoratori e di USB, per una soluzione positiva della vertenza che va avanti da molti anni.

Gli impegni assunti da Scopelliti e dai suoi assessori regionali, prevedeva l’istituzione di un tavolo regionale composto dal Ministero dell’Economia, da quello del Lavoro, dalla Regione Calabria, dai rappresentanti dei Comuni e da USB, per studiare assieme come affrontare il problema che in altre regioni, Campania e Sicilia, è stato recentemente affrontato allo stesso modo e risolto.

Questo tavolo non è stato mai attivato e, dalla risposta data oggi ai lavoratori, è facile pensare che la regione Calabria non lo abbia neanche mai richiesto!

La tensione dei momenti seguiti alla risposta sconcertante del Presidente della Giunta, ha creato ulteriore tensione, al punto che un dirigente dell’Usb è stato colto da malore e accompagnato in ospedale dall’ambulanza.

Quello che emerge, in modo indiscutibile, è che la Giunta della nostra Regione, a differenza di altre, non ha alcun filo diretto con la politica nazionale e non è in grado, quindi, di essere ascoltata in occasione di emergenze come quella che sta vivendo l’economia calabrese.

Nel frattempo, oltre cento lavoratori continuano a sostare sotto il palazzo della regione, mentre tutto il mondo del lavoro calabrese, sia pubblico che privato sta portando la solidarietà ai lavoratori che stanno protestando sul balcone.

Assenti eccellenti in questa vicenda, sono stati sinora, i politici calabresi, che salvo una sola eccezione, pur essendo all’interno del Palazzo, per la seduta del Consiglio, hanno scientemente ignorato la protesta.

I lavoratori intanto, hanno affrontato la prima notte all’aperto.

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