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Telecom-Sparkle: l’azione dei sindacati complici

In Telecom Italia Sparkle le segreterie di SLC-CGIL, FISTEL-CISL e UILCOM-UIL sono solite riunirsi riservatamente con l’Azienda, per decidere tutto “sotto-banco” mentre le loro RSU attendono il segnale, firmando poi senza mandato e spesso senza assemblee. I lavoratori, che rivendicano la parola su ciò che li riguarda, rappresentano per loro un obsoleto fardello. La cosiddetta “concertazione” assurge qui a capolavoro e siamo certi che Camusso, Angeletti e Bonanni abbiano assorbito dai solerti sindacati dei telefonici quello spirito di collaborazione che hanno concesso alla Confindustria nell’accordo del 28 giugno. Ma in Sparkle esiste ancora l’ingombrante presenza del nostro sindacato, da sempre il maggiormente rappresentativo, che si rifiuta di sottoscrivere accordi bidone, men che mai senza confronto con i lavoratori. Fatte le debite proporzioni siamo una “piccola FIOM” e l’Azienda insieme a CGIL/CISL/UIL ci considera solo un’anomalia da correggere. Un episodio eclatante si è verificato pochi giorni fa: prima della riunione ufficiale con tutte le RSU abbiamo proprio visto all’opera “Azienda e segreterie” alle prese con il testo dell’accordo che di lì a poco avrebbero presentato in riunione a tutti noi e che conoscevano solo loro. Abbiamo chiesto, inascoltati, l’annullamento di un incontro che aveva in sé la soluzione già predefinita, mentre l’azienda ci ricordava con aria strafottente che non avremmo neanche potuto indire assemblee al riguardo perchè non firmatari di contratto. Altri esempi emblematici riguardano le commissioni paritetiche (Azienda più CGIL/CISL/UIL) che in spregio alle più elementari norme di trasparenza gestiscono tematiche fondamentali come il premio di risultato, la formazione, la video-sorveglianza, le mense ecc… L’obiettivo congiunto è ovviamente quello di scegliersi l’interlocutore più malleabile, oltre che fiaccare ogni resistenza dei lavoratori. Chi assume questi comportamenti nuoce irresponsabilmente alla democrazia del Paese oltre che a quella nei luoghi di lavoro. Noi RSU SNATER non siamo disponibili nè a tacere, nè a barattare gli interessi dei lavoratori in cambio dei soliti “trenta denari” e sosteniamo convintamente la proposta di legge popolare presentata dal Forum Diritti Lavoro, denominata “Carta dei Diritti democratici e di Rappresentanza” che ha l’obiettivo di restituire ai lavoratori la titolarità di scegliersi i propri rappresentanti sindacali e di verificarne l’operato.

Concludiamo con una citazione dal “Discorso sulla servitù volontaria” di Etienne de la Boétie “Vorrei solo riuscire a comprendere come mai tanti uomini, tanti villaggi e città, tante nazioni a volte, sopportano un tiranno che non ha alcuna forza se non quella che gli viene data, non ha potere di nuocere se non in quanto viene tollerato. Siate dunque decisi a non servire più e sarete liberi!”

 

Daniela Cortese e Jacopo Romano

RSU SNATER di SPARKLE

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