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Il “coatto”. Berlusconi non va dai giudici

“Il premier non va dai pm di Napoli”

Pietro Longo, uno dei legali del Cavaliere, annuncia che il presidente del consiglio non si farà interrogare nell’ambito dell’inchiesta sulla presunta estorsione ai suoi danni

ROMA – “Allo stato Berlusconi non si presenta ai pm di Napoli”: così l’avvocato Piero Longo, uno dei difensori del premier, chiude la porta alla richiesta dei magistrati di Napoli di sentire il presidente del consiglio quale testimone nel procedimento per un presunto ricatto ai suoi danni.

Ieri era stato reso noto il memoriale che il premier aveva consegnato ai pm lo scorso 12 settembre. Inoltre i legali del Cavaliere avevano messo nero su bianco una memoria inviata ai pm di Napoli e depositata agli atti del Riesame, dove chiedono la trasmissione a Roma dell’inchiesta che ipotizza nei confronti di Valter Lavitola e dei coniugi Tarantini il reato di estorsione ai danni di Berlusconi.

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