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San Donà, una giunta da sfrattare

In questi giorni  di fiera del rosario migliaia di persone potranno osservare l’ormai famosissimo cantiere della nuova piazza di San Donà. Sulla stampa locale sono stati pubblicati i giudizi e le opinioni delle varie categorie sull’argomento. Durante l’ormai lungo governo destroleghista l’amministrazione  ha sperperato centinaia di migliaia di euro per l’abbellimento della città e la ciliegina sulla torta è stata la partenza del cantiere per il nuovo look di piazza Indipendenza. Sono milioni di euro sottratti alla gestione dell’emergenza abitativa e alla programmazione di politiche abitative per la popolazione. Sfratti per morosità, affitti alle stelle, sono problemi che stanno colpendo le famiglie della nostra città che, a causa della crisi, dei bassi salari, della disoccupazione si trovano impossibilitate a fronteggiarle.Una situazione che sta diventando esplosiva dal punto di vista sociale e viene ulteriormente alimentata dall’introduzione da parte del governo Pdl-Lega  della “cedolare secca”, visto che dal 2013 contribuirà ad  aumentare gli affitti; perché, solo così facendo,i proprietari manterranno inalterate le rendite dei loro immobili. L’amministrazione comunale di San Donà, non è per niente  interessata a pubblicizzare e ad informare la gente circa la norma mediante la quale, i  conduttori  possono denunciare i contratti in nero di cui sono “vittime”, vedendosi risarciti con un contratto 4 più 4 ad un costo nettamente inferiore!

Il sindaco Zaccariotto, nel suo piano  narcisista, si è dimenticata di un programma  per l’affitto sostenibile e di fornire risposte al fabbisogno abitativo magari attraverso pratiche consolidate in altre realtà, tipo l’autorecupero dell’edilizia pubblica.

Come Comunisti Italiani, pensiamo sia prioritario dare certezze alle famiglie che si trovano nel disagio abitativo o ricattate da pratiche di affitto in nero; l’affitto deve legarsi al reddito e così facendo inizierebbe il rovesciamento delle consuetudini collegate alla liberalizzazione del mercato dell’affitto. E’ necessario mantenere integro il patrimonio popolare pubblico anzichè svenderlo per sprecare il denaro in investimenti totalmente inutili, come sta facendo la giunta Zaccariotto; bisogna sanzionare gli speculatori e procedere agli espropri delle case sfitte.

Lady Lega avrebbe dovuto destinare i quattrini pubblici alla ristrutturazione degli immobili che risultano inagibili e predisporre incentivi e/o sgravi per i proprietari di immobili che stipulano affitti  a canone concordato.

Il Sindaco e la sua Giunta, seduti comodamente all’interno del Palazzo, non hanno ritenuto che il diritto alla casa fosse prioritario rispetto all’abbellimento della città. Non si tratta di riformulare il bando o rivedere la graduatoria per l’assegnazione delle case popolari. Un sindaco veramente radicato nel territorio, dopo otto anni di governo della città, perché non ha ancora avviato una  politica abitativa efficace? Proponiamo perciò uno ” sfratto” per la giunta leghista di San Donà ed anche per quelle  opposizioni che si sono limitate a discutere sull’opportunità o meno dello spostamento della “pitona”.

 

Alberto D’Andrea

Marina Alfier

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