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Irisbus in corteo, con studenti e bandiere cinesi

Slogan contro Sergio Marchionne e bandiere della Cina. La prima cosa è chiara, se si parla degli operai Irisbus, che Fiat ha deciso di chiudere. La seconda va spiegata con l’interessamento di una società automobilistica cinese per lo stabilimento.

A Grottaminarda (Avellino), stamattina, hanno sfilato in corteo gli operai della Irisbus attualmente in mobilità. L’iniziativa – hanno spiegato gli organizzatori – è stata presa in risposta alle voci di interessamento della Dongfeng Motor Corporation, intenzionata a rilevare la fabbrica di autobus della Valle Ufita.

Durante il corteo, a cui hanno aderito in segno di solidarietà anche studenti, i manifestanti hanno cercato di occupare lo svincolo della A16 ma sono stati fermati dagli agenti in tenuta antisommossa che non hanno consentito l’ingresso sulle carreggiate autostradali della Napoli-Bari. L’uscita Grottaminarda dell’autostrada è stata chiusa in entrambi i sensi di marcia per un paio d’ore, fino all’abbandono, da parte di operai e studenti, del piazzale antistante i caselli.

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