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14 dicembre: la Procura di Roma rinvia a giudizio 26 manifestanti

Chiusura indagini e richiesta di rinvio a giudizio per 26 manifestanti ritenuti coinvolti negli scontri del 14 dicembre 2010 nel centro della capitale, in occasione del voto di fiducia chiesto e ottenuto da Silvio Berlusconi. Così ha deciso la Procura della Repubblica di Roma per quanto riguarda l’indagine guidata dal Procuratore Aggiunto Pietro Saviotti e dal Sostituto Procuratore Luca Tescaroli. Tra i manifestanti rinviati a giudizio, secondo una nota della Procura, ci sarebbero “sei persone gravitanti nell’ambito dell’antagonismo capitolino, autori di ripetuti lanci di grossi petardi verso i contingenti delle Forze di polizia posti a sbarramento delle strade di accesso verso le sedi istituzionali interessate”. Altre 7 persone sarebbero state invece identificate – afferma la Procura – tra gli autori di episodi di violenza verificatisi a piazza del Popolo dopo l’esito del voto. Tra gli indagati figurano anche 8 persone provenienti da Brescia, Verona, Messina, Padova e Udine.

I reati contestati ai denunciati vanno dalla resistenza pluriaggravata a pubblico ufficiale al danneggiamento seguito da incendio al travisamento in occasioni di manifestazioni in luogo pubblico manifestazione non autorizzata. Molte delle denunce sarebbero state spiccate grazie all’uso dei filmati e delle foto realizzati dalle forze dell’ordine durante la giornata del 14 dicembre, quando decine di migliaia di persone affluirono a Roma da tutta Italia per contestare i tagli all’istruzione e alla formazione da parte dei Ministri Gelmini e Tremonti. Tre diversi cortei – ai quali partecipavano oltre agli studenti medi e universitari anche forze sindacali e politiche della sinistra – confluirono a Piazza Venezia provenienti da tre diverse zone della città. Una volta arrivato a Piazza del Popolo il grande corteo, invece di fermarsi e di realizzare una assemblea come preventivato da alcune delle realtà organizzatrici, si diresse verso Palazzo Chigi e Palazzo Montecitorio. Ne nacquero duri scontri tra migliaia di manifestanti e forze di sicurezza che si protrassero per circa 3 ore. Alcuni dei denunciati furono fermati durante la manifestazione, altri sono stati individuati nei giorni seguenti.

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