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Unicredit ricapitalizza e licenzia 5.200 addetti

È iniziato come previsto intorno alle 9 di questa mattina il consiglio di amministrazione di Unicredit che si dovrà occupare di conti trimestrali, aumento di capitale e piano industriale. La giornata è iniziata presto per il vertice della banca, con ingresso in sede dell’ad Federico Ghizzoni poco dopo le 8, seguito a ruota dal presidente Dieter Rampl. I lavori del consiglio dovrebbero terminare nel primo pomeriggio per consentire la presentazione agli analisti delle decisioni assunte.

 

Il cda ha approvato il nuovo piano industriale che prevede di raggiungere al 2015 un utile netto di 6,5 miliardi di euro.

 Con il rafforzamento patrimoniale il core tier 1 di Unicredit sale al 10,35% con Basilea 2 e al 9% con Basilea 3. È quanto indicato dall’ad, Federico Ghizzoni. Il common equity tier 1 ratio è superiore al 9% già nel 2012 e superiore al 10% nel 2015.

 

Intanto registra una maxi-perdita netta di 10.641 milioni nel terzo trimestre a causa di svalutazioni.

 

L’obiettivo di Unicredit è di raggiungere nel 2015 un rote (ritorno sul patrimonio tangibile) del 12%. Entro il 2013 si prevede che UniCredit raggiunga un utile netto di € 3,8 miliardi e un Rote del 7,9%.

Contemporaneamente, la banca ha annunciato il licenziamento di 5.200 dipendenti entro il 2015.

 

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