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Cantiere navale. Manifestazione a Trapani

 

Domenica 4 dicembre si svolgerà un corteo per il lavoro promosso dal Collettivo dei Lavoratori in Lotta del Cantiere Navale di Trapani.
L’iniziativa è un’ulteriore tappa di mobilitazione per la difesa del posto di lavoro contro l’ingiustizia dei licenziamenti minacciati dall’azienda.

Dopo il concentramento, previsto alle 16.30 in piazza Vittorio Veneto (di fronte il municipio), la manifestazione si snoderà nelle vie del centro storico della città per poi sciogliersi a piazzetta Saturno per gli interventi finali.

NON CI AFFONDERETE!

Cinquantotto lavoratori sotto licenziamento. Cinquantotto famiglie che rischiano di finire in mezzo alla strada perché il padrone del Cantiere Navale di Trapani ha deciso di liberarsi di noi e distruggere una delle realtà produttive più importanti di questa città.

Un’operazione di macelleria sociale vergognosa che non trova giustificazioni. Le commesse per il Cantiere non sono mai mancate. È mancata, invece, una gestione sana e lungimirante da parte dell’azienda che, adesso, vuole tagliare i costi tagliando i posti di lavoro.

Noi non ci siamo mai arresi. Due mesi di presidio permanente davanti i cancelli del Cantiere, discussioni, assemblee, solidarietà. Ci siamo sentiti e continuiamo a sentirci abbandonati da chi, sulla carta, dovrebbe tutelare i nostri diritti. E allora abbiamo preso in mano il nostro futuro e ci siamo costituiti in Collettivo autorganizzato per difendere il nostro lavoro. Su sollecitazione della Prefettura abbiamo persino fatto delle proposte minime – contratti di solidarietà o prolungamento della cassa integrazione – per evitare il disastro della mobilità, ma il padrone vuole solo licenziare.

E allora ci siamo presi quello che è nostro, quello che abbiamo fatto con le nostre mani e i nostri sacrifici: abbiamo occupato la petroliera “Marettimo M.â€. Siamo preoccupatissimi per il nostro futuro ma siamo determinati: non scenderemo dalla nave finché non ci verranno date risposte concrete. Quello che vogliamo è il diritto, conquistato in anni di lavoro e dedizione, a poter vivere una vita dignitosa e garantire sicurezza ai nostri figli. La città di Trapani non può permettersi questo sfacelo occupazionale: anche altre aziende minacciano di licenziare, e sarebbe auspicabile che tutti i lavoratori trapanesi si unissero per fare fronte comune contro i ricatti padronali. Noi non vogliamo pagare per colpe che non sono nostre.

Per questo manifestiamo e manifesteremo: abbiamo bisogno della solidarietà di tutti, abbiamo bisogno di sentire il sostegno di tutta la città!

Collettivo dei Lavoratori in Lotta del Cantiere Navale di Trapani

Con il sostegno di:

Arci aMalaTesta
Coordinamento per la Pace
Giovani Comuniste/i
Gruppo Anarchico “Andrea Salsedoâ€

Rifondazione Comunista Trapani



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