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Ilva, Electrolux, Fiat: scioperi spontanei contro Monti e Marchionne

Continuano in tutta Italia gli scioperi più o meno spontanei dei lavoratori contro la pesantissima manovra economica di tagli e nuove tasse presentata l’altro ieri alle Camere dal neopremier Monti. Una spinta alla lotta e alla partecipazione che le segreterie dei sindacati confederali non hanno però nessuna intenzione di raccogliere e amplificare vista la decisione di andare lunedì ad uno sciopericchio poco più che simbolico di sole 3 ore.

Fim Fiom Uilm dell’Iva di Genova hanno proclamato per oggi due ore di sciopero: primo turno e normalisti dalle ore 7 alle ore 9; impiegati dalle ore 8,30 alle ore 10,30; secondo turno dalle 21 alle 23. “La protesta – si legge in una nota unitaria dei confederali- è stata organizzata contro il governo, contro una manovra che colpisce solo lavoratori e pensionati”.
«Grande» partecipazione alla sciopero indetto contro il governo dalle Rsu di Fim, Fiom e Uilm dell’Electrolux di Susegana (TV), azienda di 1500 dipendenti con produzione di frigoriferi. In questo modo i lavoratori hanno voluto esprimere il loro dissenso e la loro rabbia contro le decisioni del Governo su pensioni e tasse «ritenute dagli operai degne dei peggiori usurai e non di sedicenti professori, visto che le decisioni pesano solo rivolte su pensionati e lavoratori dipendenti a basso». I lavoratori sono usciti in corteo, invadendo la statale 13 Pontebbana, e raggiungendo il centro abitato di Pare di Conegliano, dove ai passanti sono stati distribuiti dei volantini. Ulteriori iniziative di sciopero sono previste nel pomeriggio, per il secondo turno, con una manifestazione presidio che si terrà a partire dalle 20 a piazza Cima nella cittadina di Conegliano, iniziativa promossa dalla RSU Electrolux.
Già ieri i metalmeccanici di Pistoia erano scesi in sciopero ed avevano organizzato un corteo per le vie della città toscana rispondendo all’appello di Fim, Fiom, Uilm e Uglm per protestare contro la manovra del Governo Monti. Alla manifestazione, partita dai cancelli dell’AnsaldoBreda, avevano preso parte alcune centinaia di lavoratori.
Alle mobilitazioni contro il governo si aggiungono quelle contro Marchionne e le politiche padronali della Fiat. “Questa mattina alle ore 10 è iniziato lo sciopero dei lavoratori Fiat dello stabilimento di Cassino (Frosinone) contro la scelta della Fiat di uscire dal contratto nazionale e di estendere a tutto il gruppo l’accordo di Pomigliano, e contro la manovra ingiusta e socialmente insopportabile del governo”. “I lavoratori – afferma un comunicato sindacale – hanno aderito massicciamente allo sciopero di 4 ore indetto dalla Fiom, da nostre stime il 70% dei lavoratori delle linee stanno scioperando. Al momento tutte le linee produttive sono ferme. È una risposta forte – si legge poi – data dai lavoratori e dalle lavoratrici alla Fiat e alla manovra”.
Uno sciopero di due ore e un presidio a Maranello, davanti all’ingresso dello stabilimento della Ferrari su via Abetone, è stato invece organizzato dai lavoratori della Fiom, in mattinata, mettendo in scena un funerale, con tanto di bara contenente il contratto. C’era anche una campana che suonava ‘a morto’ e dei ‘volantini-necrologi’. 
 

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