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Verona. Denunciati i tre fascisti che hanno aggredito immigrato

Sono tutti incensurati i tre giovani denunciati a piede libero per l’aggressione a sfondo razziale contro un ragazzino cingalese, avvenuta giovedi scorso a Verona nel quartiere di Borgo Trento. Gli indagati, un 18enne e due 17enni, sono accusati di lesioni aggravate dall’uso di un manganello telescopico e dalla discriminazione razziale. I Carabinieri della Compagnia di Verona e della stazione di Parona hanno identificato i tre esaminando i filmati delle telecamere di sicurezza di una banca situata accanto all’ex ufficio del lavoro. Il 14enne di origini cingalesi era stato picchiato dai tre giovani e uno di questi aveva proferito degli insulti a sfondo razziale. I medici del Pronto soccorso dell’ospedale di Borgo Trento avevano dato al ragazzino sei giorni di prognosi. Dopo l’identificazione i militari hanno proceduto anche con le perquisizioni a casa degli indagati. Durante queste fasi – come riporta la stampa locale – sono stati trovati gagliardetti e altro materiale riconducibile agli ambienti di estrema destra, uno in particolare di Forza Nuova. Smentita la tesi dei Carabinieri che avevano parlato di “goliardata”. Misurate le parole del Procuratore della Repubblica di Verona, Schinaia (che subì anch’esso una aggressione da parte dei fascisti nel 200) “Episodi come questo non devono essere nè sminuiti nè strumentalizzati, è stucchevole cercare di smorzare i toni perchè la vittima non ha lesioni importanti. Amplificare l’episodio rischia di essere altrettanto dannoso”

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