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Roma: Usb proclama stato d’agitazione all’Ospedale San Giovanni

“Il San Giovanni oggi ci ha comunicato la revoca immediata e senza confronto di alcuni istituti contrattuali e, cosa assai grave, di tutti i part-time” denuncia Fabrizio Sanchini, dell’USB Sanità del Lazio. “La cancellazione del diritto alla corresponsione della pausa mensa, dell’indennità per le terapie intensive ed il pronto soccorso e della produttività servono a questa Amministrazione per dimostrare un risparmio di gestione che avviene solo e sempre sulla pelle di chi lavora – evidenzia Sanchini – ma la revoca del part time per tutte le lavoratrici ed i lavoratori è assolutamente incomprensibile”. “Già a giugno – prosegue il rappresentante sindacale – con la lotta avevamo ottenuto la sospensione dei provvedimenti di revoca del part time a garanzia di molte donne e madri che usufruivano del diritto, non retribuito, a conciliare i tempi di vita con quelli  di lavoro. Proprio oggi, che i primi ricorsi della USB contro questa ‘norma Brunetta’ cominciano a dare ragione ai lavoratori e alle lavoratrici, il San Giovanni con atto di imperio e senza preavviso comunica la revoca di tutti i part-time dal 1° gennaio”.
Conclude Sanchini: “All’arroganza senza limiti di questa Amministrazione rispondiamo con lo stato di agitazione di tutto il personale e non escludiamo nessuna forma di lotta, a partire dalla riduzione dei servizi nella mezz’ora di pausa, fino allo sciopero generale del prossimo 27 gennaio”.

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