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Lasciate in pace Pasolini…

Decine gli articoli e i servizi televisivi che tra ieri e oggi hanno montato il caso del povero Carabiniere offeso dal manifestante. Il Corriere della Sera ha addirittura rispolverato Pasolini per contrapporre il figlio di papà al proletario in divisa. Peccato che il manifestante sia un operaio e non il figlio di un magnate della finanza. Ma cosa ha detto di preciso il giovane manifestante al suo coetaneo dell’Arma.
«Ehi tu che pecorella sei? Hai un numero, un nome un cognome, sai che sei un illegale?».  «Dovresti avere un numero di riconoscimento, io così non so chi sei e tu sai chi sono io. È vero pecorelle?». «Sei forte, ma sai anche sparare? Vorrei vederti sparare, mi piacerebbe. Comunque sei una bella pecorella. Sei carino, dai anche i bacini alla tua ragazza con quella mascherina? così non gli attacchi le malattie. Bravo bravo». «Comunque, per quello che guadagni, non vale la pena stare qui. Vi siete divertiti? Quindi fra sei ore ci vediamo qua…il cantiere dovrebbe durare vent’anni e ci vai in pensione vestito così come uno stronzo. Noi ci divertiamo un sacco a guardare questi stronzi». «Tu non ti puoi camuffare lo sai, dovresti farti riconoscere…Parla invece di fare i gesti che sei sordomuto?»

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1 Commento


  • renato sellitto

    il 95% dell’informazione è asservita e fa solo disinformaziome;consapevoli di ciò è sempre meglio reagire con attenzione e consapevolezza rispetto all’obiettivo che si intende raggiungere.Sotto tutte le latidudini i rivoluzionari del secolo scorso questo lo impararono così bene che alla fine vinsero

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