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No Tav: 39 denunce a Brescia e Rovato

Giovedì sera a piazza della Loggia a Brescia centinaia di manifestanti avevano dimostrato contro la Tav e contro la repressione, e poi il presidio si era trasformato in un corteo che si è diretto verso la stazione ferroviaria. Come nel resto d’Italia alcuni manifestanti hanno occupato i binari dall’1 al 3 mentre altri invadevano il casello dell’autostrada A4 di Rovato. 
Ieri nei confronti dei manifestanti è arrivata una pioggia di denunce. In relazione all’occupazione della stazione ferroviaria, la questura ha reso noto che sono stati identificati 29 manifestanti (alcuni minorenni) aderenti al centro sociale “Magazzino47” e al “Kollettivo Studenti in Lotta” di Brescia, spiegando che i manifestanti verranno deferite all’autorità giudiziaria in quanto giudicati responsabili dei reati di manifestazione non autorizzata, interruzione di pubblico servizio, accensioni pericolose, travisamento e danneggiamento.
Per quanto riguarda ciò che è accaduto a Rovato, secondo la questura evento organizzato da diversi gruppi di antagonisti provenienti, oltre che dal centro sociale “28 Maggio” di Rovato, da altre realtà di Bergamo e Cremona, dieci manifestanti aderenti al centro sociale rovatese sono stati denunciati per manifestazione non autorizzata (art. 18 T.U.L.P.S.). 
A che serve quindi il cosiddetto ‘arresto differito’ che il governo Monti vorrebbe inventare per rafforzare la repressione.

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