Menu

Suicidi. Confesercenti: “Lo Stato sospenda le procedure di riscossione”.

“I gesti disperati che hanno indotto nostri colleghi, piccoli imprenditori, a togliersi la vita per aver contratto debiti che, per effetto di norme sbagliate, si sono triplicati, impossibili da pagare nella situazione economica che stiamo attraversando. Adesso occorre intervenire subito, sospendere l’esecutività degli atti di riscossione dei debiti, modificare le norme per rendere meno vessatorio lo stato nei confronti dei contribuenti, mette sanzioni su sanzioni, altrimenti avremo sulla coscienza il fallimento economico e morale di migliaia di piccole e medie imprese, di lavoratori autonomi e il conseguente dramma delle loro famiglie e di quelle dei loro collaboratori di fronte ad atti estremi come quelli successi. Con il cuore e la ragione ora si può stare solo dalla parte di chi ha sacrificato una vita per realizzare una impresa, che non è un bene privato, ma un bene pubblico che ha fatto crescere la nostra economia e il nostro benessere”. E’ quanto dichiara, in una nota, il Presidente della Confesercenti di Roma, Valter Giammaria. “Con questo accorato appello e l’attestato di profondo legame con tutti gli imprenditori – prosegue la nota – il Presidente della Confesercenti Giammaria a nome di tutta l’Organizzazione si stringe con affetto al dolore delle famiglie di quei colleghi che, sentendosi su di loro il peso di un macigno, l’idea di non farcela, il senso di vergogna e di solitudine, hanno purtroppo compiuto gesti estremi”. “La crisi ha raggiunto un apice eclatante – sottolinea Giammaria – i consumi sono precipitati, la situazione debitoria contratta dagli imprenditori si moltiplica col passare dei giorni, oltre il 30% delle imprese è a rischio di fallimento, le banche hanno chiuso i rubinetti del credito, lo Stato non paga i propri fornitori mentre pretende che gli imprenditori paghino i loro. Stiamo vivendo un dramma economico e sociale pari a quello che attraversammo negli anni ’95 e ’96 quando la crisi maturata dal ’92 consegnò i piccoli imprenditori nelle mani degli usurai. Oggi come allora stiamo vivendo lo stesso dramma”.

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *