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La FdS presenta alla stampa la manifestazione di sabato

Il Governo Monti sta aggravando la crisi, non combatte la speculazione, crea una grave ingiustizia sociale, è un governo politico di destra che fa il lavoro sporco, deve andare a casa prima possibile. Oliviero Diliberto, segretario del PDCI e Paolo Ferrero, segretario del PRC, lo hanno detto a una sola voce, presentando alla sala stampa di Montecitorio la manifestazione «contro il Governo Monti» che hanno promosso insieme e si svolgerà sabato a Roma con un corteo da Piazza della Repubblica al Colosseo.
Ferrero e Diliberto fanno appello alle altre forze di sinistra che si battono contro Monti (implicitamente a SEL, che non aderisce alla manifestazione ma che vedrà la partecipazione di alcuni suoi esponenti nazionali) per creare una mobilitazione più ampia e unitaria. La ricetta può essere solo quella di andare subito alle elezioni per ridare la parola al popolo come vuole la democrazia. Prima si ferma la politica economica devastatrice di questo governo e più possibilità ci sono di invertire una tendenza che sta solo causando recessione, disoccupazione, povertà e morti. L’alternativa c’è, a partire da una tassa patrimoniale che faccia pagare ai ricchi e non ai più deboli il costo della crisi; una vera lotta alla speculazione finanziaria senza scaricare i costi su lavoratori e pensionati; la creazione di una banca pubblica. «Non chiediamo di uscire dall’Europa – ha precisato Ferrero – ma di cambiare la politica europea, facendo sponda a Hollande che, a differenza del PD in Italia, mette in discussione il Fiscal Compact. Per prima cosa, il Parlamento non deve ratificare il Fiscal Compact che in Italia avrebbe l’effetto recessivo di una guerra. Per venti anni avremo manovre di 45 miliardi l’anno, noi e i nostri figli saremo gettati nel baratro di una recessione ventennale. Serve redistribuzione, innovazione, scuola e università pubblica. E il governo deve rinunciare all’acquisto dei cacciabombardieri che sono una vergogna soprattutto se in una fase in cui si taglia ogni pezzo di stato sociale». «Questo governo è forte con i deboli e debole con i forti. È indispensabile mandarlo a casa al più pesto», ha aggiunto Diliberto. Ferrero ha aperto anche una parentesi sulla storia di Mario Monti, che ne dimostrerebbe la piena responsabilità della crisi in corso. «Mario Monti è stato international advisor della Goldman Sachs, uno dei principali soggetti che hanno compiuto le speculazioni finanziarie alla base della crisi attuale. Quindi è in conflitto di interesse anche lui, come Berlusconi. Se vogliamo mantenere la democrazia dobbiamo tornare a votare al più presto, non dobbiamo lasciare che a gestire la crisi siano coloro che l’hanno provocata». Ferrero inoltre ha definito la riforma dell’Articolo 18 una misura «per mettere paura ai lavoratori rendendoli tutti precari», e la mancata risposta sul problema degli esodati «la pìù grande vergogna della storia della Repubblica».

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1 Commento


  • aldo

    La Federazione della sinistra non mi ha mai convinto.
    Pretendono di andare in piazza contro Monti (senza aggiungere Napolinato ) e poi fanno alleanze elettorali,ma non solo, con il partito di Napolinato.
    Non dimentichiamoci che il Pd è il grande alleato dell’imperialismo nordamericano.Un partito di guerrafondai simili alla legione straniera.

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