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Roma. L’Inps nega la sala. I lavoratori si prendono l’assemblea

Una grande prova di forza contro le provocazioni attuate dall’amministrazione del personale dell’INPS e collegate all’attacco più generalizzato portato avanti contro USB nel pubblico impiego, per limitare gli spazi di democrazia sindacale e tentare di mettere a tacere con metodi fascisti una forza sindacale capace di costruire opposizione alle scelte antisociali. Questo ha rappresentato innanzitutto l’assemblea del 24 maggio, convocata fuori della Direzione Generale dell’ente previdenziale dopo il divieto all’uso dei locali interni. La giornata è cominciata con la presenza di polizia e carabinieri schierati anche all’interno della sede centrale, fatto del tutto inconsueto e provocatorio. Ma chi voleva trasformare l’assemblea in un fatto di ordine pubblico ha fatto male i suoi conti.

Un’intensa assemblea, partecipata e combattiva, che a tratti ha emozionato i presenti anche per la singolare ubicazione. Il porticato della Direzione Generale è stato trasformato, infatti, nella “Sala dei diritti”, con tanto di tavolo per i relatori, sedie per i partecipanti e amplificazione. Un nuovo luogo d’incontro, conquistato da USB per difendere il diritto d’assemblea e per riaffermare la volontà di non cedere ad alcuna imposizione dell’amministrazione.

Una formazione sindacale allargata a tutti i lavoratori interessati, su cause e effetti della crisi economica, sulla proposta di non pagamento del debito e sulle leggi promulgate in nome di interessi sopranazionali, dettate dalla Banca centrale europea e dal Fondo monetario internazionale, che stanno smantellando il sistema di garanzie sociali nel Paese attaccando in profondità il diritto al lavoro e alla pensione, con il sostanziale accordo trasversale dei maggiori partiti e sindacati. Centrali e seguiti con grande attenzione gli interventi di Luciano Vasapollo, docente di Economia all’Università “La Sapienza” di Roma e Direttore scientifico del centro studi CESTES-Proteo e di Nazzareno Festuccia, Responsabile nazionale della Formazione sindacale dell’USB.

Le caratteristiche dell’assemblea hanno trasformato l’iniziativa in un momento di forte protesta, alla quale hanno partecipato non solo i lavoratori di INPS, INPDAP e ENPALS, numerosi ed attenti, ma anche delegati USB di altri settori del pubblico impiego e del lavoro privato. E’ stata l’occasione anche per presentare gli ultimi due libri di Vasapollo, “Il risveglio dei maiali” e “Se cento giorni di Monti vi sembran pochi”, un aiuto per capire meglio i meccanismi della crisi e la possibile proposta di non pagamento del debito il primo e il percorso di una presa di coscienza sociale e sindacale il secondo, con il racconto di temi d’attualità.

L’amministrazione del personale dell’INPS ha tentato di non fare entrare nell’Istituto idee che ritiene “pericolose”, ma le idee non si possono fermare, scavalcano cancelli, barriere, superano ogni ostacolo. E ieri lo hanno dimostrato.

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