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Senza stipendio, lavoratori si licenziano per indennità

«Almeno un migliaio di dipendenti di aziende della sola provincia di Ascoli Piceno, pur lavorando, non percepiscono lo stipendio da molti mesi, 4, 5 e oltre. Centinaia di loro, con famiglie e mutui e pagamenti da fare sono stati costretti a licenziarsi per chiedere e ottenere almeno l’indennità di disoccupazione che spetta loro per legge». Lo denuncia in una nota l’Unione sindacale di base (Usb), che nelle ultime settimane sta vedendo affluire nei suoi uffici di Ascoli, «sempre più lavoratori ormai disperati, e che vengono a chiedere aiuto e sostegno concreto». «La situazione si sta facendo drammatica – spiega il segretario regionale Andrea Quaglietti – perchè riguarda ormai più di mille tra operai, impiegati, commessi che dopotutto un lavoro ce l’hanno ancora, ma che non lo vedono retribuito a causa della crisi di liquidità generale e delle difficoltà delle aziende. Quando va bene – aggiunge – gli stipendi arrivano dopo 4 mesi e oltre, e questi ritardi hanno prodotto già conseguenze serie per le famiglie del territorio, che non potranno certo far crescere la domanda e far ripartire la ripresa se sono costretti addirittura a licenziarsi per avere almeno l’indennità di disoccupazione». Per il segretario dell’Usb «tutto questo è il risultato di politiche liberistiche selvagge e scellerate, dell’assenza dello Stato e di qualsiasi normativa che limitasse le delocalizzazioni. È urgente intervenire subito con provvedimenti e leggi mirate».

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