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Lazio. Referendum regionale contro il Piano Rifiuti


Questa mattina sono state depositate presso la Corte d’Appello di Roma le delibere approvate da 12 Comuni necessarie per rendere possibile lo svolgimento del referendum contro il Piano Rifiuti che, anzichè prevedere esclusivamente la raccolta differenziata porta a porta (cosa prevista dalla Legge Italiana e dalla normativa Europea), avrebbe continuato a consentire, in caso di emergenza la costruzione di inceneritori e discariche.

“E’ una grande vittoria della democrazia e della volontà testarda del nostro Comitato di andare avanti per questa strada e dare la parola ai cittadini. Ci siamo riusciti e dobbiamo dire che lo abbiamo fatto vincendo anche le sotterranee resistenze delle istituzioni e di diverse forze politiche che hanno appoggiato solo a parole il nostro obiettivo. Questa resistenza si spiega con gli enormi interessi che si nascondono dietro la questione dei rifiuti, interessi che sono trasversali a molte forze politiche di diverso schieramento.

Adesso, anche in virtù di cosa sta accadendo in Regione, incalzeremo tutte le forze politiche a prendere una posizione inequivocabile sia sul referendum ma anche su come si vorrà trattare la gestione dei rifiuti nella Regione Lazio e nella città di Roma.

Chiederemo infatti alle forze politiche di inserire nel loro programma  questi punti. I rifiuti come l’acqua infatti saranno, a nostro giudizio, punti fondamentali che determineranno chi sarà destinato a guidare la Regione ed il Comune di Roma nei prossimi anni.

Il Comitato Promotore insieme a tutti i movimenti che hanno sostenuto questa battaglia vigileranno su questo punto e non consegneranno cambiali in bianco a nessuno. Oggi però ci godiamo questa vittoria ed esprimiamo tutta la nostra gioia e soddisfazione.

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