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Pomigliano. L’organizzazione del lavoro di Marchionne è una truffa

Alla Fabbrica Italia Pomigliano gli operai sono al lavoro anche di notte. La newco di Marchionne avvia il terzo turno lavorativo (quello di notte) ma solo per… “ripassare al setaccio” – e rilavorare – la produzione di 20.000 le vetture già prodotte ma da recuperare” è quanto denuncia in una notalo Slai Cobas di Pomgiliano. E’ questa la “fabbrica Modello” (la newco di Fabbrica Italia)! Quella barattata dai sindacati confederali a spesa dei diritti e delle tutele dei lavoratori che sono oggi tutti con la prospettiva di cassa integrazione e sotto salario di lunga durata nonché a rischio-licenziamento. Con loro altre migliaia di addetti all’indotto. Le 9.000 “nuove” Panda recuperate lo corso agosto  per problemi alla ‘plancia-cruscotto’ sono da sostituire. Dalle 10.000 alle 12.000 vetture in recupero da ieri sera per difetti di verniciatura (bollature) su parafanghi e paraurti posteriori. Ci sono poi da “rappezzare” 20.000 vetture (considerato una produzione reale di 300 vetture a turno sui due turni: quelli mattutino e pomeridiano) che equivalgono a 33 giorni netti lavorativi: quindi, considerate le scorse ferie di agosto e le 4 settimane di fermo impianti per cassa integrazione ad oggi attuate dall’azienda, ci troviamo di fronte all’inquietante costatazione che  l’equivalente di tutta la produzione degli ultimi tre mesi “abbondanti”, a calendario, viene oggi viene lavorata due volte. Ed ecco come in FIP (Fabbrica Italia Pomigliano) Marchionne ha finalmente applicato, da ieri sera, i tre turni lavorativi (incluso il turno di notte)  previsti dall’accordo del giugno 2010: si tratta di 7 operai di FIP – per ognuno dei tre turni – addetti ai box di recupero verniciatura del reparto Finizione. A loro sono affiancati 5 addetti della Novafero, azienda terziarizzata con compito di “presa in carico e movimentazione” per l’avvio alla commercializzazione delle vetture. Il tutto mentre l’intera fabbrica è ancora in “cassa” (con la previsione del dimezzamento produttivo a lungo termine  della già minimale produzione di Panda) di altre due settimane tra ottobre e novembre già comunicate e la facile previsione di lunghi periodi di cigs in dicembre e nel 2013. fino a quando non terminerà la  crisi economica… come ha affermato Marchionne guardandosi bene dal “dare la data”. Ben magro il risultato ad oggi di Fabbrica Italia a fronte delle dichiarazioni in “pompa magna”  millantate da Marchionne nell’accordo di Pomigliano (e poi di quello successivo di Mirafiori): le 280.000 “nuove” Panda restano una ‘palla’ come una farsa restano i famosi 20 miliardi di euro di investimenti in Italia. Ma c’è ancora qualcuno che  ci crede…!?

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