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Lazio. Niente data per le elezioni. La giunta dimissionaria spende 85 milioni di euro

Le dimissioni della Polverini sono arrivate quasi un mese prima di quelle di Formigoni alla Regione Lombardia, ma di elezioni per la Regione Lazio ancora non si parla, e molti nel centrodestra non nascondono di voler accorpare le regionali nel Lazio alle politiche in primavera. Il Viminale aveva fatto presente la necessità di andare al voto prima possibile e ieri al Ministro degli Interni doveva tenersi un incontro proprio per dirimere questa vicenda. Ma la tesi della giunta uscente della Polverini è che non ci siano i presupposti per convocare le elezioni fino alla conversione del decreto 174 del 10 ottobre sui tagli alle Regioni. Così si rischia di dovere attendere l’11 dicembre per fissare la data, ragione per cui è saltato l’ incontro di ieri tra i tecnici del ministero dell’Interno e della Regione, come era stato ipotizzato inizialmente. Intanto, per essere un esecutivo che si deve occupare solo dell’ordinaria amministrazione, l “attivismo” della giunta dimissionaria è decisamente sorprendente. Sono state infatti approvate al volo ben 53 delibere che impegnano le finanze della Regione Lazio per per 85 milioni di euro. Dentro c’è di tutto. Nei giorni scorsi i consiglieri d’opposizione avevano occupato il palazzo della Regione per protesta e ieri le forze politiche dell’opposizione (Pd,Fds,Sel,Idv, Verdi) hanno manifestato davanti alle prefetture dei capoluoghi del Lazio.

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