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Da Desio a Firenze è lotta aperta per i lavoratori delle cooperative

A Desio (Monza-Brianza) da mesi è in corso una vertenza sindacale con le cooperative al fine di trovare un accordo che elimini la precarietà (salario – monte ore – tipologia di contratto, ecc.) che le lavoratrici hanno subito nel passaggio dalla cooperativa ex Cesed alle nuove cooperative, appalto Codebri di Desio. Rifiutando la proposta d’accordo sindacale avanzata da USB,  le cooperative, hanno, di fatto, creato uno stato di “stallo” avanzando una contro proposta di accordo sindacale che non risolve le problematiche.
 “Chiediamo alle cooperative ed al consorzio ccb di riaprire il tavolo della trattativa per trovare un accordo sindacale che sia rispettoso dei diritti economici e normativi delle lavoratrici e i lavoratori delle cooperative perche’ il futuro non puo’ essere precario” denuncia la Usb.. “Con questo obbiettivo le lavoratrici sciopereranno il 30 novembre, lavoratrici e lavoratori (educatrici/ori) che, non dimentichiamolo, con sacrificio, bassi stipendi ed una situazione contrattuale incerta garantisco i servizi educativi nei comuni consorziati del Codebri, prestando un servizio fondamentale per i nostri figli”. Le cooperative, in previsione dello sciopero ed esacerbando il clima, con un’azione maldestra, hanno in data 19/11 inviato alle lavoratrici una circolare con cui si chiedeva una preventiva dichiarazione scritta allo sciopero, prefigurando l’ipotesi dell’attività antisindacale (Legge 300/70 Statuto dei Lavoratori). In data 21/11, a seguito di formale diffida del sindacato USB inviata il 20/11, le cooperative ritiravano la circolare inviata alle lavoratrici. Domani, presso la sede del Codebri – Desio, si terrà l’assemblea delle lavoratrici in preparazione dello sciopero. Si invitano le lavoratrici a partecipare all’assemblea.

Ma anche a Firenze, la clava della deregulation del mercato del lavoro si sta abbattendo sulle lavoratrici e i lavoratori delle cooperative. Ad esempio nella busta paga del mese di ottobre 2012 non c’è il previsto scaglione di aumento contrattuale, si tratta di circa 20 € che non sono stati pagati. La ragione del mancato pagamento deriva da un accordo sottoscritto dai sindacati collaborazionisti CGIL,CISL,UIL che venendo incontro alle esigenze delle Associazioni Toscane delle Cooperative, hanno permesso lo slittamento (per ora di un mese) del già misero aumento contrattuale, della serie “facciamo un prestito” a chi “benevolmente” ci da il lavoro! Le motivazioni della scelta fatta da CGIL,CISL,UIL sono legate “secondo loro” alla crisi che attanaglia il paese (sic!) e all’inadempienza nei pagamenti delle pubbliche amministrazioni….. Insomma ancora una volta, a fronte all’incapacità della casta politico amministrativa che ben si guarda dal ridursi i propri lauti stipendi, si chiedono sacrifici e solo sacrifici ai lavoratori. Dopo l’accordo sulla mensilizzazione che colpisce le retribuzioni, ora anche il taglio allo scaglione, per altro misero di aumento contrattuale. Ma siccome non si vive nell’oro anche quei 20 miseri euro rappresentano per una fonte ulteriore di sostegno che viene invece congelata. “Il tempo è scaduto” denuncia Usb “questi sindacati debbono essere delegittimati a partire dal rifiuto anche di questo accordo per il quale non hanno avuto alcun mandato da parte di noi tutti”.

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