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Roma. Lavoratori occupano sede provinciale della Croce Rossa

“Nell’ assenza di risposte, continua l’occupazione del Comitato Provinciale della CRI di Roma da parte di un centinaio di lavoratori che non sono stati reintegrati nel servizio ambulanze che la CRI gestisce in convenzione con il 118 ” dichiara Licia Pera dell’esecutivo nazionale di USB Pubblico Impiego. “Una convenzione da 19 milioni di euro l’anno con la quale la CRI dovrebbe garantire circa 40 ambulanze del servizio pubblico 118 attraverso  tutti i lavoratori precedentemente impiegati, mentre ad oggi non solo i lavoratori sono senza stipendio ma la CRI, in evidente inottemperanza della convenzione e dequalificando il servizio, appalta all’esterno il personale” continua la sindacalista.
“Abbiamo sempre osteggiato questa convenzione, con la CRI che a breve diventerà privata, nella consapevolezza che l’unica risposta in grado di garantire occupazione e qualità del servizio è la totale presa in carico dell’ emergenza da parte dell’ARES 118 attraverso la reinternalizzazione di mezzi e lavoratori”. “Curioso, infine,  il comportamento del Commissario Straordinario Rocca che invece di concentrarsi nello sforzo di risolvere il problema dei precari – funzione per la quale non presta opera di volontariato  ma è lautamente retribuito – continua a denigrare i rappresentanti di USB attraverso Facebook  forse in un disperato quanto ridicolo tentativo di emulare il Papa su Twitter”.

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1 Commento


  • silvio damico

    L’ARES 118 preferisce di gran lunga le convenzioni con le associazioni di volontariato (finte) tipo Misericordie etc. Da una parte l’Ares “risparmia” (effettivamente i rimborsi sono bassi) e non si preoccupa minimamente di verificare come si comportano gli enti privati che “lavorano” in barba a tutte le norme e ai diritti dei lavoratori, pagando in nero i cosidetti “volontari” sottoforma di finti rimborsi. C’è che ci arrotonda lo stipendio e chi ci campa… e sono tutti contenti!

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