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Ricerca. Vigilia di licenziamento per 80 precari dell’Inran. Sciopero


Il 31 dicembre scadono circa 80 contratti di lavoratori precari altamente specializzati all’INRAN, Istituto Nazionale per la Ricerca sugli Alimenti e sulla Nutrizione. L’USB ha iniziato le procedure per l’indizione dello sciopero nell’ente, ma il Ministro non ha inviato alcun rappresentate alla convocazione ufficiale del Ministero del Lavoro.

“Ottanta precari con altissima professionalità valgono meno dei problemi creati da un’inchiesta al Ministero dell’Agricoltura?  – domanda Claudio Argentini dell’ USB P.I. – Oppure il ministro Catania sta pensando ad un candidatura alle prossime elezioni politiche ed è troppo occupato per rispondere alle richieste dei lavoratori e dei sindacati?”
“La domanda – prosegue Argentini – sorge dopo la fallita conciliazione di stamani al Ministero del Lavoro. Come cittadini, oltre che come lavoratori, dobbiamo prendere atto che il Ministro ha deciso di licenziare i ricercatori. E come USB provvederemo ad innalzare il livello della lotta, che da adesso sarà soprattutto rivolta a far conoscere all’opinione pubblica come questo ministro tecnico abbia prodotto una legge scandalosa, fondendo e privatizzando enti, ed in 6 mesi non sia riuscito a scriverne i decreti attuativi”.
“Prima la legge, ora l’inattività del ministro – precisa il dirigente USB –  rischiano di vanificare anni di impegno, a partire dalla perdita di 80 precari. Un patrimonio che altri paesi difenderebbero a spada tratta, ma che il governo tecnico preferisce far finta di non conoscere. Nei prossimi giorni l’USB, insieme con i lavoratori, provvederà a denunciare questo stato di fatto. Non permetteremo che un pezzo di ricerca pubblica sia gettato nella spazzatura da un ministro di passaggio”, conclude Argentini.

 

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