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Firenze, Comune assediato dai lavoratori, ma Renzi non c’è

Erano decisamente incazzati al presidio dei dipendenti pubblici fiorentini che chiedono al Comune e in particolare al sindaco Renzi il rispetto degli impegni presi per quanto riguarda il rinnovo del contratto decentrato. Ma i dipendenti comunali non erano i soli: in piazza c’erano anche i lavoratori del Maggio, che protestano contro contro la sovrintendente e la crisi del teatro che sta mangiando i loro posti di lavoro, i lavoratori dell’Ataf,  i residenti dell’Oltrarno contro il parcheggio in piazza del Carmine, i lavoratori della Selex Elsag.
I lavoratori protestano in difesa del proprio salario che risulta fortemente compromesso dalla cancellazione di tutti gli incentivi maturati nel 2012, cancellazione avvenuta a seguito del ritardo nel concordare la stipula di rinnovo. O meglio come dichiarano i lavoratori, “il problema è che dopo una delibera e le promesse dell’amministrazione comunale, non sono “riusciti” a trovare modalità per il rinnovo del contratto entro il 31 dicembre, giorno di scadenza”. Palazzo Vecchio oggi giustifica il tutto  con la spending review.   
“Renzi perché non ci difendi ora che sei ancora in tempo invece di volerci far sottoscrivere un contratto che aumenta gli obiettivi da raggiungere da parte del nostro personale?” commentano in piazza. In attesa di risposte concrete continuano i cori “vergogna” e i fischi.  Ma il sindaco? In consiglio non c’è. 
Nel corso del presidio, i manifestanti hanno anche circondato Palazzo Vecchio con una sorta di girotondo.  L’assessore al personale Elisabetta Meucci ha lasciato la sala dei Duecento, per incontrare  una rappresentanza dei manifestanti e ascoltare le loro richieste. Intanto, arrivano notizie dall’amministrazione, secondo la quale nel 2012 non dovrebbero esserci tagli ulteriori rispetto a quelli che riguardano le indennità dei dipendenti ritenute illegittime nell’ambito delle indagini condotte dal ministero delle finanze (sostanzialmente gli incentivi e i premi di risultato). Quanto al 2013 l’amministrazione ritiene che le riduzioni potrebbe variare da 15 ai 40 euro mensili, a seconda dei livelli contrattuali e dalle posizioni ricoperte.

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