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Napoli. Sui trasporti è braccio di ferro

La mobilitazione dei lavoratori dei trasporti non si arresta. Ieri gli autisti dell’ANM hanno scioperato: i bus sono rimasti nei depositi. I colleghi dell’EAVbus hanno bloccato l’ingresso della tangenziale di Napoli all’altezza di Fuorigrotta.
Martedi, di fronte alla rabbia e all’esasperazione dei lavoratori, la risposta delle forze dell’ordine è stata la solita: cariche ai manifestanti e tre autisti fermati e identificati in Questura.
Il lavoro viene richiesto anche se l’ultimo stipendio pagato risale a settembre per il gruppo EAV. Siamo a fine anno, si attende la tredicesima (ANM ha annunciato ai lavoratori che verrà pagata in ritardo) insieme allo stipendio di dicembre e agli arretrati. Arrivano di continuo promesse e richieste di responsabilità e tranquillità, tutto tranne i soldi…
Invece ciò che non è più una promessa è la privatizzazione imminente del trasporto pubblico in Campania. Il consiglio regionale sta discutendo un piano proposto dall’assessore ai trasporti Vetrella.
Intanto prosegue la vertenza per i portuali, i quali ieri hanno bloccato i lavori del comitato portuale, manifestando al porto di Napoli. Chiedono aumenti di stipendio, dopo oltre dieci anni di moderazione salariale.
Non sono queste le uniche vertenze aperte, in questi giorni chiedono certezze sul futuro e stipendi arretrati anche i lavoratori dell’Astir. i disoccupati del progetto Bros stanno portando avanti la loro lotta per il lavoro, ed hanno solidarizzato coi lavoratori dei trasporti in mobilitazione, partecipando alle azioni di blocco della circolazione dei mezzi pubblici. Intanto il presidio dei disoccupati del progetto Bros davanti a Palazzo San Giacomo – sede del Comune – è stato sgomberato dalla polizia.
Il sindaco De Magistris copre tutto. Che l’arancione stia diventando il colore della vergogna?

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