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CasaPound a Reggio Emilia. L’ha permesso il sindaco?

Un’offesa sanguinosa per Reggio Emilia e la sua storia partigiana. Un banchetto di CasaPound è comparso ieri nella centralissima piazza del Monte, in pieno centro storico. Con la scusa di fare “campagna elettorale” i fascisti di questa formazione cercano di imporre la proria presenza in luoghi dove – in tempi normali – verrebbero “cortesemente” allontanati dalla popolazione.
Alberto Ferrigno, consigliere provinciale del Prc ed esponente della lista Rivoluzione Civile con Ingroia, “chiede formalmente al sindaco di Reggio di spiegare come e perchè sia stato concesso lo spazio pubblico e perchè non si sia tenuto conto di un odg votato dal consiglio provinciale di Reggio in cui si vietava la concessione di spazi. Chiederemo al presidente della Provincia di riferire in aula consiliare in occasione del prossimo consiglio provinciale di giovedi”.

“Nella città che ha dato i natali al Tricolore, nella città dei sette fratelli Cervi, vedo con orrore queste bandiere schierate al vento, quelle di CasaPound, in piena campagna elettorale – ha commentato Claudia Zafferri, candidata alla Camera di Rivoluzione Civile – Con sdegno vedo che chi amministra questa città si è dimenticato del sacrificio di chi ha dato la vita per difendere e combattere il nazifascismo, e si è dimenticato che la legge italiana vieta la ricostituzione del partito fascista, che questi simboli rappresentano. Ricordiamoci degli ultimi fatti di cronaca, che li vedevano perseguitare una ragazza universitaria ebrea, ricordiamoci che questo paese ha bisogno oggi più che mai del rispetto di tutti i nostri martiri, del rispetto della Costituzione, del Dgls 26/4/45 n° 195. Nella mia idea di Stato esiste solo uno stato che non esalti qualsiasi manifestazione contro le persone di qualsiasi etnia e religione, e che nessuno dei nostri amministratori può chiudere gli occhi davanti a queste cose”.

(stralci da 24Emilia.com)

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