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Fiumicino: immigrato espulso si dà fuoco

Un ragazzo di 19 anni originario della Costa D’Avorio, soggetto ad un decreto di espulsione perché “clandestino”, si é dato fuoco questa mattina alle 10.30, mentre era nel terminal 3 dell’aeroporto Leonarda da Vinci di Fiumicino. Il ragazzo, che in tasca aveva una piccola tanica pieghevole di benzina, è stato subito portato via in barella dai sanitari aeroportuali e coperto da un telo ignifugo dopo che un agente di polizia aveva rapidamente spento le fiamme con un estintore. Il giovane ivoriano è stato poi trasportato in codice rosso all’ospedale Grassi di Ostia.

Secondo una prima ricostruzione, il ragazzo si é presentato negli uffici della polizia di frontiera dell’aeroporto intorno alle 10, ha mostrato ai poliziotti il decreto di espulsione, ha estratto da un borsone una piccola tanica di benzina e ha cominciato a versarsi addosso il liquido, cercando di darsi fuoco con un accendino. Gli agenti hanno cercato di fermarlo, ma l’uomo si è divincolato. E’ uscito dalla stanza e ha acceso il liquido infiammabile a ridosso della parete esterna di un piccolo ufficio dell’Alitalia.

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