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Roma: donne in corteo contro tagli e obiezione di coscienza

Alcune decine di studentesse, precarie e attiviste del Coordinamento per la salute hanno sfilato in corteo, questa mattina, dall’Ara Pacis all’ospedale San Giacomo per denunciare “le misure di austerity che hanno messo sotto attacco il welfare state e puntano a smantellare il sistema sanitario nazionale”. “Siamo i corpi che subiscono la crisi” dicono dietro lo striscione rosa e i cartelli che riportano i loro slogan. “Vogliamo l’attuazione di serie politiche di prevenzione basate sull’educazione ad una sessualità libera e consapevole, perché non esistono soggetti a rischio ma solo comportamenti a rischio. Vogliamo servizi di assistenza e cura di laici e diffusi sul territorio, che tutelino e promuovano l’autodeterminazione di ciascuna e di ciascuno. Per questo lottiamo per difendere e riqualificare i consultori a rischio continuo di definanziamento, riduzione di personale, accorpamenti e chiusure. Denunciamo il dilagare dell’obiezione di coscienza nelle strutture pubbliche, vero e proprio abuso agito dai medici ginecologi, e ora anche dai farmacisti, contro le donne. Lanciamo l’allarme circa l’abuso della prescrizione di psicofarmaci e il ricorso scellerato al TSO che definiscono un uso dei farmaci come strumento di contenimento del malessere sociale diffuso, su cui è necessario intervenire per riaffermare il carattere sociale della salute” scrivono nel comunicato le promotrici della manifestazione.

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