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Cgil. Un Primo Maggio coi padroni

Mentre nel Pd si occupano le sedi per protestare contro le “larghe intese” volute da Napolitano e la figura barbina fatta nelle elzioni del presidente, la Cgil si assesta già sul piano dell'”unità nazionale corporativa”. E il segnale del “tutti sottobraccio con le imprese” non poteva che venire dalla città di tutte le svolte a destra: Bologna.
L’estremo insulto è per il Primo Maggio, festa dei lavoratori. Quest’anno, per la prima volta, sono state invitate anche le associazioni imprenditoriali. Non bastava aver “recuperato un rapporto” con i sindacati complici (Cisl e Uil, manca solo l’Ugl che – in quanto fascisti non ancora pentiti – per adesso non se la sente).
A Bologna  per la festa dei lavoratori in Piazza Maggiore ci saranno quindi anche il presidente degli industriali e quello delle cooperative assieme ai sindacati, ai banchetti delle associazioni e ai concerti della serata. “Non è mai successo prima”, dicono tutti in coro. Chi pe sottolineare la novità, chi con orrore.

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