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Brescia. Aggressioni fasciste e cariche della polizia

La Rete Antifascista di Brescia esprime solidarietà al Centro Sociale 28 Maggio di Rovato, a Rifondazione Comunista di Brescia, ed al Comitato Cittadini per la Costituzione di San Vigilio di Concesio per l’aggressione subita lo scorso sabato da parte dei fascisti prima, e dalle forze dell’ordine poi.

La Rete Antifascista condanna fermamente l’operato delle cosìddette forze dell’ordine le quali hanno permesso ad una squadraccia fascista armata di assalire un presidio regolarmente autorizzato, le stesse sono intervenute favorendo la fuga dei violenti e reprimendo a suon di manganellate gli antifascisti.

A Brescia si sta assistendo ad una escalation di provocazioni ed aggressioni da parte di appartenenti all’arcipelago dell’estrema destra ai danni di sedi e militanti di sinistra.

Le semplificazioni giornalistiche e della Questura che traducono il fenomeno in scontro tra opposti estremismi quasi si tratti di “opposte tifoserie” sono fuori luogo e pericolose per la salvaguardia della democrazia.

Infatti mentre le organizzazioni antifasciste, ispirate ai principi costituzionali si muovono in ambiti politici trasparenti attualizzando la memoria storica e ribadendo i principi della Lotta di Liberazione, si assiste al crescente fenomeno di scorribande da parte di squadracce paramilitari che cercano lo scontro fisico e praticano sistematicamente il culto della violenza professando ideali quali il razzismo, l’intolleranza , la xenofobia, l’omotransfobia.

Numerose sentenze della Magistratura hanno dichiarato la natura fascista e antidemocratica di diverse sigle dell’estrema destra, la richiesta di chiusura delle sedi e di annullamento degli spazi di agibilità politica di queste organizzazioni è quindi doverosa e obbligatoria.

Il pericolo è la sottovalutazione del fenomeno: negli anni Venti le squadracce in camicia nera erano considerate fenomeno folcloristico, poi abbiamo subito 20 anni di regime violento e assassino.

Negli anni 70 le squadracce erano al soldo degli apparati dello stato per aggredire ed assassinare militanti democratici, collocare bombe nelle piazze, e Brescia ne sa qualcosa, sui vagoni dei treni e nelle stazioni.

In Grecia il fenomeno Alba Dorata è stato complicemente sottovalutato, c’è voluto l’assassinio di un giovane militante di sinistra per mettere sotto inchiesta i vertici di quel partito accusati di banda armata. In Francia lo stesso fenomeno fascista ha già provocato un morto.

Non dimentichiamoci che in Italia, in anni recenti, abbiamo ‘raccolto’ il cadavere di Dax a Milano, Renato Biagetti a Roma, Nicola Tomassoli a Verona, Samb Modou e Diop Mor a Firenze tutti assassinati da mano fascista.

Invitiamo tutti gli antifascisti a vigilare il territorio denunciando pubblicamente ogni episodio, anche minimo, riconducibile allo squadrismo dei nazi-fascisti.

Invitiamo tutti gli antifascisti a partecipare alla manifestazione per il settantesimo anniversario dell’eccidio di piazza Rovetta, che si terrà domenica 17 novembre alle ore 10.00. La notte del 13 novembre 1943 i fascisti della RSI rastrellarono il quartiere del Carmine e fucilarono i primi tre antifascisti bresciani.

ORA E SEMPRE RESISTENZA

 CHIUDERE LE SEDI DI FORZA NUOVA E CASA POUND E TUTTI I COVI DI PICCHIATORI

 NESSUNO SPAZIO AI FASCISTI

 Rete Antifascista Brescia

 12 novembre 2013

 

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