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Garbatella in piazza con La Strada

Un migliaio di persone hanno sfilato ieri pomeriggio nelle vie del quartiere romano della Garbatella per esprimere la propria solidarietà agli attivisti del centro sociale La Strada, seriamente danneggiato da due incendi che ne hanno devastato i locali nella notte del 23 dicembre e poi di nuovo nella notte del 25. Ad aprire il corteo uno striscione che recitava “Csoa La Strada dal 1994. Un posto speciale”, retto da bambini e ragazzi del quartiere – in particolare quelli della Scuola Popolare Piero Bruno – e poi dietro parecchie centinaia di attivisti e abitanti della Garbatella e di altri spazi sociali della capitale, e vari rappresentanti politici dei partiti della sinistra. Altri striscioni dicevano “Di strada se n’é fatta tanta e ancora ce n’è. Lunga vita ai ribelli”.

Il serpentone colorato ha sfilato a partire dalle 15.30 di ieri dai locali dello storico centro sociale in Via Passino fino a piazza Bartolomeo Romano, passando anche per il palazzo della Regione Lazio in via Rosa Raimondi Garibaldi. Al termine della manifestazione, che ha suscitato l’interesse e la solidarietà di molti passanti e abitanti della zona, si è tenuta un’assemblea in piazza, di fronte al teatro Palladium, che ha fatto il punto della situazione.
In un primo tempo sia le perizie dei vigili del fuoco sia le circostanze del primo incendio non fornivano particolari elementi sul carattere doloso del rogo, ma poi il secondo incendio nel giro di tre giorni ha instillato il sospetto che dietro i due episodi si celi un oscuro attacco allo spazio sociale.
“La storia ventennale del nostro spazio – hanno detto le ragazze e i ragazzi del centro sociale – parla di lavoro nel territorio, di contrasto all’emarginazione e al degrado sociale. Le modalità intimidatorie e di stampo mafioso con cui si stanno susseguendo gli eventi non ci impediranno di proseguire il percorso intrapreso che, anzi, porteremo avanti con più entusiasmo e motivazione”.
“Questa iniziativa di piazza chiarisce a tutta la nostra comunità che paura non ce n’é” ha spiegato alle agenzie di stampa Amedeo Ciaccheri, consigliere dell’VIII Municipio ed attivista de La Strada. Per ora le indagini sugli incendi dolosi sembrano escludere la matrice politica, anche per l’assenza di rivendicazioni e di intimidazioni precedenti. Ma Amedeo Ciaccheri sostiene che “c’è un atteggiamento mafioso nei nostri confronti”. Ora l’invito è a iniziare immediatamente la ricostruzione dei locali e delle strumentazioni distrutte dai due roghi.

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