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L’Aquila: quattro in manette per la ‘ricostruzione’

Sono scattate all’alba di oggi 13 perquisizioni, presso alcune ditte, abitazioni private e dentro gli uffici del Comune dell’Aquila. Nel mirino  ex assessori e funzionari pubblici aquilani ritenuti responsabili, assieme a imprenditori, tecnici e faccendieri, di reati quali il millantato credito, la corruzione, la falsità materiale e ideologica, l’appropriazione indebita su appalti legati alla ricostruzione seguita al terremoto del 6 aprile 2009.

Tra gli indagati spicca il nome dell’attuale vice sindaco dell’Aquila, Roberto Riga, indagato e all’epoca dei fatti contestati assessore all’urbanistica.

Tra gli altri indagati ci sono Pierluigi Tancredi, 60 anni, attuale dirigente dell’Asl numero 1, più volte assessore della Giunta di centrodestra negli anni scorsi e all’epoca dei fatti consigliere comunale delegato per il recupero e la salvaguardia dei beni costituenti il patrimonio artistico della città, e Vladimiro Placidi, 57, assessore comunale alla Ricostruzione dei beni culturali dopo il terremoto nel primo mandato del sindaco, Massimo Cialente, nonché direttore del Consorzio dei beni culturali della Provincia dell’Aquila.

Le indagini, iniziate nel novembre del 2012, avrebbero permesso di svelare l’esistenza di un sistema corruttivo, secondo il quale alcuni imprenditori interessati ai lavori per la ricostruzione fornivano illecite dazioni, quantificate in circa 500mila euro, elargite nei confronti di funzionari pubblici quale contropartita per l’aggiudicazione di appalti relativi a lavori di messa in sicurezza di edifici danneggiati dal sisma del 2009 (tra cui Palazzo Carli, sede dell’Università di L’Aquila). 

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