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Napoli. Contestazione di massa a Regione e governo

Un centinaio di studenti medi ed universitari in presidio in Corso Vittorio Emanuele per contestare il convegno sulla Terra dei Fuochi al Suor Orsola Benincasa che ospitava le relazioni del governatore Caldoro e del Ministro Orlando. Questa discussione era già stata fissata all’istituto Casanova, ma l’immediata risposta dei collettivi studenteschi che avevano convocato un presidio pubblico per impedire questa passerella istituzionale fatta dai maggiori responsabili del biocidio, hanno imposto il blocco della discussione prevista in una scuola del centro storico e costretto gli organizzatori a ripiegare in un’università privata. Gli studenti – convinti della necessità di portare la propria voce in ogni sede di discussione, insieme a quei comitati che nell’area metropolitana di Napoli lottano contro il biocidio – non sono stati fermati da questa ritirata strategica e hanno indetto un secondo appuntamento a Piazza Cariati. Nella zona dell’Università Suor Orsola un’enorme spiegamento di forze dell’ordine e una gestione criminale della piazza hanno provato a fermare il corteo chiudendo la strada e circondando con un’incomprensibile zona rossa tutto l’edificio che doveva ospitare un dibattito teoricamente pubblico. Questo non ha impedito che molti studenti invadessero la strada, bloccando il traffico e spingendo sul cordone delle forze dell’ordine in assetto antisommossa per provare a forzare il blocco. Nonostante ci fossero in piazza solo studentesse e studenti, disarmati e a volto scoperto, la risposta delle forze dell’ordine è stata violenta e ottusa: gli studenti sono stati respinti, schiacciati contro le macchine che provavano a passare e sgomberati in malo modo mentre i responsabili di piazza minacciavano i manifestanti ventilando ipotetici arresti e ammende esagerate per chi continuava la protesta. Dopo gli scontri gli studenti sono scesi in corteo verso il centro storico per riunirsi in assemblea a Mezzocannone Occupato e discutere di come continuare – in città, sui territori, nei luoghi della formazione – la lotta contro il biocidio che da questo autunno infiamma le piazze e riempie le strade di tutta la regione.

Student@ napoletani contro il biocidio

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