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Bagnore 4, chi vince e chi perde, ma l’autorizzazione è annullata

I sindaci fermino immediatamente il cantiere e si comportino come per Montenero!

SOS Geotermia augura all’Assessore Bramerini, alla Giunta toscana e ai Sindaci dell’Amiata tante “vittorie” come quella relativa alla sentenza del TAR, che ha ordinato la chiusura del Cantiere di Bagnore 4, perchè per noi significherebbe che tanti impianti pericolosi per la salute 
verranno chiusi. I lavori su Bagnore 4 sono stati autorizzati con una procedura che la sentenza dichiara illegittima, messa in atto da Enel con il consenso interessato degli amministratori locali, che avrebbero dovuto verificare la legittimità dell’operato.
Questa è la sentenza: i tentativi dei sindaci di cambiarne il significato, escludendo la VIA, è una menzogna che merita una risposta.
La lettura attenta della Sentenza dimostra che il Giudice ha fatto una scelta, che noi non condividiamo ed entreremo successivamente nel merito alle singole questioni, ma che ha la sua logica, in quanto il TAR si esprime solitamente sugli aspetti procedurali e non è quindi entrato nel merito dei contenuti della VIA da noi contestati, ha lasciato larghissima discrezionalità alle scelte politiche, ma è stato attento, appunto, sulla procedura e sulle prescrizioni rilasciate congiuntamente alla VIA. Purtroppo in Toscana è ormai prassi consolidata, come è avvenuto per tanti altri impianti che i tecnici, non volendo contraddire 
le scelte già compiute a priori dai politici, approvano la realizzazione di impianti altamente pericolosi per la salute pubblica, ma, volendosi sollevare da ogni responsabilità, impartiscono ‘a futura memoria’ prescrizioni sul merito, essendo il progetto non autorizzabile. Tali prescrizioni sono ben 53 (formalmente 38, ma diverse articolate in punti distinti) e sono state date perché il progetto non rispettava i requisiti di legge. La Sentenza afferma nel punto 16.3, quello accolto, che “le ricorrenti (noi) lamentano che alcune delle prescrizioni imposte dalla pronuncia di VIA sono state disapplicate al fine di consentire il rilascio ad Enel dell’autorizzazione…”. Questo significa aggirare la legalità e lo dimostra il fatto che nessun Sindaco sa spiegare ai suoi 
amministrati per quale causa in Amiata negli uomini si registra il +13% di mortalità e nei Comuni di Arcidosso, Pincastagnaio e Abbadia S. Salvatore si raggiunge il + 30% per le mortalità per tumori negli uomini.. Di questo dovrebbero vergognarsi.
Gli abitanti di Montenero che, vedendo minacciato il loro territorio, hanno da subito chiarito che nessuno può prendere decisioni che condizionino il futuro della loro comunità, hanno fatto cambiare opinione ai sindaci. Se a Montenero si sono sviluppate le coltivazioni dell’ulivo e della vite, anche in Amiata si trovano produzioni di eccellenza nel settore agroalimentare, oltre alla castanicoltura e al turismo che per giunta rappresenta un’importante risorsa economica per 
moltissime famiglie.
In democrazia non vi possono essere figli e figliastri ed i cittadini dell’Amiata, devono riflettere bene sulla reazione messa in atto dagli abitanti di Montenero: quando qualcuno è arrivato per mettere le mani sul loro territorio gli hanno fatto subito capire che quella è la loro casa e prima di entrare bisogna chiedere il permesso. SOS Geotermia lavorerà nei prossimi mesi per far registrare agli amministratori locali altre “vittorie “come quest’ultima.

SOS Geotermia – Coordinamento dei Movimenti per l’Amiata

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