Menu

Stadio a Tor di Valle? No grazie

Lettera aperta al sindaco

Gentile Sindaco Marino,

siamo venuti a sapere con un po’ di ritardo della sua partecipazione entusiasta a una conferenza stampa sul nuovo Stadio della Roma a Tor di Valle. Avendo creduto che Lei fosse contrario a nuove devastanti speculazioni e ruberie ai danni della città che Lei amministra per nostro mandato, abbiamo cercato qualche notizia più approfondita e abbiamo verificato che purtroppo le cose stanno proprio così: la conferenza stampa c’è stata davvero, presenti il presidente della Roma James Pallotta, gli assessori allo Sport Pancalli e all’Urbanistica Caudo e il costruttore Parnasi, incaricato – si legge sui siti dei giornali – (da chi? In seguito a quale procedura?) del progetto e della fase esecutiva dei lavori.

Luca Parnasi, il grande devastatore! Il costruttore responsabile dell’orrore del mega centro commerciale di Euroma2, un’opera tanto sgraziata quanto enorme, il costruttore dei due mostruosi grattacieli-alveare che oscurano il cielo per chi entra a Roma dalla via Pontina e opprimono chi vive nell’area dell’Eur-Castellaccio.

Qual è il senso di una nuova colata di cemento sull’ansa del Tevere che, lungi dal rimpiazzare un anello da corsa con un rettangolo erboso, darà spazio ad alberghi, centri commerciali (e come potevano mancare?), ecc…., catapultando per due giorni a settimana in entrata e in uscita almeno 50.000 automobili sulla via del Mare?

Roma non ha già subito sufficienti devastazioni?

Venga dalle nostre parti, nel IX Municipio, a vedere lo scheletro di un animale preistorico: la nuvola mangiamilioni di Fuksas, costata finora 430 milioni e che per essere completata ne richiederà altri 170, se bastano, milioni che sono andati e andranno a ingrassare i manager del Gruppo Condotte S.p.A., già grande contractor dei lavori sulla Salerno-Reggo Calabria (una garanzia!) e sulla TAV, una voragine di soldi sprecati perché il quartiere Eur a soli 500 metri (500 metri!) di distanza già dispone di un grande e prestigioso Centro Congressi per di più fortemente sottoutilizzato (è attivo non più di 50 giorni all’anno!).

Venga a vedere il disastro dell’acquario più inutile e costoso del mondo la cui costruzione è iniziata nel 2008 con la devastazione dei giardini e del Laghetto, che nessuno sa se e quando finirà e soprattutto quanto costerà ai romani (invece la risposta alla domanda “a che cosa serve” la sappiamo: a far fare soldi ai costruttori).

Venga a vedere le torri delle Finanze, ridotte a scheletro dal 2007 e che ora, dopo sei anni (sei anni!) campeggiano ancora come ruderi a fare di Roma qualcosa di simile a Beirut o Sarajevo (nell’affare sono coinvolti la Lamaro Appalti della famiglia Toti, la Astrim di Marchini, la Fondiaria-Sai ex di Ligresti e ora di Unipol).

Venga a vedere il triste cratere dell’ex velodromo, fatto esplodere (letteralmente, non è una metafora) nel 2008 diffondendo scelleratamente nell’area circostante polvere di amianto, per fare spazio alla solita speculazione edilizia, fermata solo dalla mobilitazione degli abitanti e da un’azione giudiziaria.

Ci vorrebbero pagine e pagine per raccontare il sacco di Roma degli ultimi anni (le ruberie di Italia ’90, i filobus di Riccardo Mancini, le piscine dei Mondiali di nuoto, i mega centri commerciali proliferati in tutte le periferie, le decine di quartieri “alla Tor Pagnotta”, o meglio “alla Caltagirone”, periferia della periferia, dove la gente paga a caro prezzo il vivere in quartieri dormitorio, ma con un bel centro commerciale a portata di automobile…), ma il quadro, se non completo è chiaro: tutto quello che si fa a Roma si fa solo per lucrare.

E con tutto questo buttiamo altri milioni per un nuovo inutile stadio? Roma di stadi ne ha già due e nessuno, tranne i soliti noti sente il bisogno di uno nuovo e questo Stadio della Roma a Tor di Valle di cui Lei si è dichiarato entusiasta; lo sappiamo già da subito cos’è: è una porcata.

Ma stiamo parlando con il Sindaco, quello che in campagna elettorale è venuto nel nostro Municipio, anzi, addirittura a Spinaceto, per dirci che con lui le cose sarebbero cambiate! E quel giorno gliel’abbiamo spiegato direttamente come si vive in questi quartieri: un quadrante cittadino in cui il traffico è congestionato per otto ore al giorno, gli autobus si aspettano per intere mezzore, i pendolari della Pontina passano ore in coda, il trenino Roma-Ostia salta una corsa su tre, i passeggeri viaggiano in condizioni indecenti, la via Ostiense e la via del Mare sono al collasso da almeno venti anni, si è continuato a costruire senza criterio.

Altro che stadio! Se vuole fare qualcosa di buono, non ha che da rimboccarsi le maniche: prolungamento della metro B fino a Spinaceto e Tor de’ Cenci con parcheggio di scambio gratuito per i pendolari; trasformazione della Roma-Ostia in metropolitana, con frequenza almeno raddoppiata; corsie preferenziali per gli autobus che portano dai quartieri periferici all’Eur; collegamenti di mezzi pubblici fra quartieri e non solo con l’Eur; piste ciclabili; apertura di biblioteche comunali (oggi ce n’è una sola per 200.000 abitanti!); sostegno economico alle librerie di quartiere (un po’ tardi, in verità: hanno già chiuso quasi tutte); ma possiamo suggerire anche cose più umili, come un po’ di cura del decoro e del verde pubblico, come la semplice pulizia delle caditoie pluviali, intasate da anni o l’asfaltatura dei tratti stradali in stile Baghdad.

E con tutto ciò Lei, il Sindaco, va a una conferenza stampa con Parnasi & C. e si dice entusiasta dell’ennesima devastazione accompagnata dai soliti arricchimenti? Ma queste cose le facevano Renata Polverini e Gianni Alemanno.

Da Lei i cittadini di Roma si aspettano qualcosa di diverso.

Noi e i cittadini del municipio restiamo in attesa di una risposta, soprattutto nei fatti.

PARTITO DELLA RIFONDAZIONE COMUNISTA

CIRCOLO “A. BUROCCHI” – SPINACETO

viale dei Caduti nella Guerra di Liberazione 268, Tel. 06 50797512

prcspinaceto@gmail.com http://rossoaroma.wordpress.com

 

- © Riproduzione possibile DIETRO ESPLICITO CONSENSO della REDAZIONE di CONTROPIANO

Ultima modifica: stampa

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *